Uno dei problemi più diffusi tra i bambini della nostra società è quello della sedentarietà. Il bambino, libero di muoversi a piacimento fino all’età scolare, si trasforma di fatto in un sedentario a tempo pieno non appena comincia a frequentare la scuola elementare. Per ore sta seduto nei banchi e continuerà a stare seduto anche a casa per fare i compiti e spesso, in alternativa o in associazione, per guardare la tv.
Ma non tutti sanno che il periodo che va dai 6 ai 14 anni, a seconda di come viene vissuto dal punto di vista motorio, può condizionare il benessere e l’equilibrio psicofisico del futuro adulto.
L’incapacità da parte dell’apparato cardiocircolatorio di rispondere in maniera adeguata ad uno sforzo, anche di lieve intensità e limitato nel tempo, le anomalie dell’apparato muscolo scheletrico, il sovrappeso e le gravi conseguenze che comporta, sono solo alcuni dei problemi che grazie ad un’adeguata attività fisica possono essere ovviati.
L’allenamento sportivo è in grado, infatti, di produrre una serie di benefici e di vantaggi che interessano l’intero organismo, dall’apparato di sostegno alla personalità del bambino. L’educazione motoria, con l’inevitabile miglioramento delle doti di coordinazione neuro-muscolare, consente miglioramenti vistosi di postura e atteggiamento.
Inoltre, il confronto con i coetanei, l’emulazione, l’interesse per l’apprendimento di schemi motori sempre diversi, la soddisfazione di imparare esercizi a difficoltà progressivamente crescenti, l’approvazione e l’elogio dell’istruttore o, al contrario, il suo rimprovero, sono solo alcune delle implicazioni psicologiche legate allo svolgimento di un’attività sportiva.
IMPORTANTISSIMO: Assicuratevi che gli allenatori a cui affidate i vostri bimbi siano dei veri professionisti, in grado di proporre un esercizio che rispetti i canoni di maturazione psico-fisiologici delle varie età pediatriche.
Giada Gatti
#mumandthecity