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sabato 28 Dicembre 2024
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Giornata della Memoria: gli alunni del Bonfigli a Roma per visitare il quartiere ebraico

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“E’ una iniziativa che nasce da un invito e che rappresenta la conferma della bontà di un percorso iniziato due anni fa e che ha visto l’Istituto Comprensivo di San Mariano, con il personale docente, iniziare con i ragazzi delle terze medie di allora un percorso di sensibilizzazione ed avvicinamento alla figura di Piero Terracina”. E’ quanto sottolinea l’assessore ai servizi scolastici del Comune di Corciano, Franco Baldelli, annunciando la visita al Ghetto ebraico di Roma, il 23 gennaio, da parte dei ragazzi delle terze classi della secondaria dell’Istituto Benedetto Bonfigli.

Una iniziativa, inserita nell’agenda Cer fra gli appuntamenti  istituzionali per la settimana della Memoria, organizzata a seguito della chiamata da parte della Comunità Ebraica di Roma che ha apprezzato la pubblicazione “Dopo il buio la luce” (Morlacchi Editore) ritenendola un lavoro davvero interessante. Interamente realizzata dai ragazzi delle terze medie, con il contributo dei piccoli delle quinte elementari dell’Istituto Bonfigli, ha documentato l’iter  di conoscenza di uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, culminato con l’incontro diretto, avvenuto in due occasioni, l’ultima delle quali il 1 febbraio 2016.

“Il filo rosso che ha portato Terracina a Corciano – aggiunge l’assessore – reso più solido dal conferimento della cittadinanza onoraria, si proietta nel tempo con il libro ed ora si sposta spazialmente, a Roma per mettere a contatto, in una logica di conoscenza, un’esperienza importante che va a dare fondamenta alla consapevolezza che possiamo sperare in un futuro migliore se i ragazzi di Corciano cresceranno percependo la normalità dell’altro”.

A partecipare alla trasferta, 56 ragazzi, accompagnati, su un paio di autobus, da 10 insegnanti, compreso il dirigente scolastico Daniele Gambacorta, oltre al Sindaco di Corciano Cristian Betti, all’assessore ai servizi scolastici Franco Baldelli, alla consigliera per le pari opportunità Emanuela Boccio e vari ospiti. Il nutrito programma, prevede la visita guidata del Ghetto, del Museo Ebraico e del Tempio maggiore, ma soprattutto un momento conviviale presso la scuola ebraica. Nel primo pomeriggio i ragazzini corcianesi torneranno ad incontrare Piero Terracina per un’intervista preceduta da interventi istituzionali degli amministratori e del dirigente del Bonfigli. Previste, oltre la lettura di alcune riflessioni contenute nel libro ‘Dopo il buio, la luce’, una proiezione del 1942 sulla Germania nazista e sui giovani in quel contesto. “E’ un’ iniziativa, a mio avviso storica, per la nostra realtà educativa – evidenzia Emanuela Boccio – Voglio sottolineare l’importanza della partecipazione e dell’incontro dei ragazzi di fede ebraica con i nostri ragazzi, ritengo che l’esperienza emozionale e umana, proprio attraverso la reciproca conoscenza, sia capace di gettare il seme della tolleranza, del reciproco rispetto e perciò della Pace”.

A ribadire che l’operazione messa in atto a Corciano è di grande valore didattico ed umano, ancora l’assessore Baldelli “i ragazzi – spiega – sono stati sensibilizzati anche attraverso la lettura di un libro che ripercorreva alcuni passaggi della vita di Terracina ed al termine hanno avuto la possibilità di incontrarlo ed ascoltare dalla sua viva voce la testimonianza di quegli anni terribili. E’ stata una narrazione molto attenta a rappresentare uno dei momenti più bui della storia dell’uomo raccontando non tanto le crudeltà, che avrebbero pesato troppo su quei ragazzi usciti molto toccati dall’esperienza, quanto la negazione dei piccoli gesti quotidiani. Già allora la risposta fu sorprendente. Eravamo preoccupati – aggiunge Baldelli – del fatto che specie i più piccoli riuscissero a seguire per diverse ore, ma in realtà c’è stato un silenzio incredibile, al pari dell’attenzione, testimoniata da tanti occhi lucidi. Il libro che ne è derivato consegna la narrazione di un testimone di quel tempo alle generazione future. E’ un filo della memoria che viene lasciato nel nostro territorio ed è a disposizione delle generazioni future”.

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