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domenica 22 Dicembre 2024
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Città del Cinema in Cina: quartiere italiano completato, umbre il 30% delle aziende presenti

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citta-del-cinemaIl Progetto Città del Cinema torna a parlare di sé e lo fa posizionando gli ultimi tasselli di un puzzle straordinario. Nel giugno scorso, a Perugia, in una conferenza stampa affollatissima, i rappresentanti della casa cinematografica cinese HBrothers Spa, ideatori del Parco a tema cinema in costruzione a Changsha, ed il Presidente di HB Italy-Changsha, Roberto Raimondi, consulente esperto di processi d’internazionalizzazione ed unico autorizzato a firmare i contratti con le imprese che avrebbero sposato l’iniziativa, parlarono di questa enorme opportunità privata, dall’innegabile vantaggio economico e sociale.

Per corredare il Parco divertimenti, su una superficie di 66mila metri quadrati, era infatti previsto un quartiere tricolore, da riempire con varie tipologie di attività, espressione del meglio del made in Italy. A supportare e seguire con diversi strumenti le imprese interessate, oltre ad HB, un team di esperti italiani, creato per collaborare al conseguimento dell’obiettivo. In quella conferenza vennero indicate le tempistiche: entro l’estate 2016 opzionare le aree da occupare ed entro fine ottobre completare la rosa delle realtà desiderose di misurarsi con la realtà dagli occhi a mandorla, in vista dell’inaugurazione del parco, fissata tra giugno e settembre 2017. “Ogni scadenza è stata e continuerà ad essere rispettata” annuncia Raimondi, oggi intento a fare la spola tra l’Italia e l’Inghilterra, con un altro prestigioso incarico. “E’ stato un lavoro impegnativo e capillare – ammette – ma anche grazie all’operato del team di professionisti che hanno lavorato con il sottoscritto ed in sinergia con l’interlocutore cinese, è stata completata la superficie commerciale del quartiere italiano che correderà il primo dei 22 Parchi a tema da realizzare in Cina. Abbiamo fissato, per l’11 gennaio prossimo il primo sopraluogo degli imprenditori a Changsha, per controllare lo stato dei lavori e stabilire, come da contratto, i passi successivi, tra i quali l’allestimento dei punti commerciali a spese della HB in base a direttive italiane.

Il rientro della missione avverrà il 16 gennaio, mentre successivamente, nell’ultima settimana del mese, presenteremo ufficialmente alle istituzioni ed alla stampa tutti gli imprenditori coinvolti, Intanto, mercoledì scorso il General Manager di HB, Liu Kai ha interagito con il Consolato italiano di Guangzhou, console Stefano Beltrame, che ha rinnovato la massima disponibilità a supporto del progetto Città del Cinema. Una ulteriore soddisfazione!”. Ovviamente, Raimondi non si sbottona su chi è della partita – l’intera operazione, nata e portata avanti con una logica privata, benché dialogante con le istituzioni, qualche invidia l’ha suscitata, soprattutto da parte di alcuni uffici della Regione Umbria – dice solo che il 30% delle aziende coinvolte proviene dall’Umbria e che fra loro ci sarà il Gruppo Renzini dell’Alta Valle del Tevere. La società di Alta Norcineria, che a seguito del terremoto del 30 ottobre scorso ha subito gravi danni al prosciuttificio di Norcia (sul sito è annunciata la campagna ‘Un mattone per ripartire’ che lega l’acquisto di prodotti alla personalizzazione di un mattone da usare per ricostruire la struttura distrutta – ndr) ha visto nella Cina un’occasione di business da non perdere, come sottolinea Federico Renzini, AD dell’azienda. “E’ un progetto molto interessante – dice – e ringrazio davvero Raimondi e lo staff per avercelo prospettato. Il vantaggio è che potremo entrare in contatto con il consumatore finale senza intermediari, testando l’appeal del prodotto. La nostra azienda è già presente con i suoi prodotti in Germania, Francia, Inghilterra, ma come ‘Bottega Renzini di Norcinarte’ quello cinese sarebbe il primo punto a livello internazionale”.

L’Amministratore, che farà parte della delegazione che si recherà a Changsha aggiunge ancora “il nostro spazio si verrebbe a trovare proprio difronte alla Basilica di San Francesco ricostruita … come se fossimo ad Assisi, …ma in Cina. Sinceramente, non vedo l’ora di vederlo sul posto”. “Non posso che esprimere soddisfazione – conclude Raimondi – per avere trovato sul nostro cammino tanti amici che hanno saputo vedere la reale portata di questo disegno. Mi riferisco ad ognuno dei componenti del team, ma anche a soggetti pubblici come il carissimo Giacomo Leonelli ed altri amministratori che pur da ‘osservatori’ hanno compreso la valenza pubblica di una iniziativa prospettata al mondo produttivo regionale e nazionale da un Paese che ha molto da offrire. E, come avevamo annunciato, la prova sul campo comincerà da settembre 2017, data certa nella quale il Parco del Cinema aprirà i cancelli”.

Monica Rosati

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