Si è aperta sabato 10 dicembre la manifestazione “Corciano Natale”. Tante le iniziative previste per grandi e piccini fino ai giorni dell’Epifania: mercatini, spettacoli e concorsi. Ma l’appuntamento più atteso è quello del grande presepe di Corciano, un evento che si ripete ogni anno sempre con lo stesso spirito ma con una veste sempre nuova.
Nel periodo delle festività di fine anno le bellezze architettoniche e naturali del centro storico di Corciano fanno da sfondo al suo celebre presepe, un’originale sacra rappresentazione fatta di statue a grandezza naturale – pastori e animali, artigiani e contadini – in carta pesta e terracotta che compongono le scene allestite negli angoli più belli del centro.
Ad ogni allestimento la scena si arricchisce di personaggi e situazioni sempre diverse che impreziosiscono e rendono più reale l’atmosfera.
Si cammina per le strade di una volta, con le arti e i mestieri che si svelano dietro ogni angolo: il mercato, la taverna e le scene di vita quotidiana guidano il visitatore fino alla capanna dove è nato il Salvatore.
Il maestoso presepe è l’orgoglio dei corcianesi, opera dei tanti volontari che in questi mesi si sono adoperati per rendere tutto molto suggestivo.
Da decenni le vie fanno da contesto a scene di vita ‘interpretate’ da personaggi in cartapesta e terracotta a grandezza naturale. L’oggettistica a corredo proviene dalla collezione del museo della Casa Contadina, mentre gli abiti, secondo la volontà di Don Franco Pulcinelli, parroco ed ideatore del presepe, sono stati realizzati dai corcianesi, al pari della stella cometa appesa tra il campanile e la torre del’orologio.
Il colpo d’occhio è eccezionale: statue a grandezza naturale rifinite con pregio si dislocano lungo tutte le vie del borgo celebrano tradizioni e mestieri di un tempo.
Di grande effetto le sculture che animano le scena del mercato e dell’osteria in Piazza Coragino alcune delle quali realizzate con dovizia di particolari dalla figlia d’arte Elisabetta Giovagnoni. “Da qualche anno – ci spiega Elisabetta erede dello scultore Artemio Giovagnoni – collaboro alla realizzazione di queste statue, ogni anno si rende necessario arricchire il presepe perché nel corso degli anni i personaggi subiscono danneggiamenti dovuti alle intemperie. Mi diverto molto a creare nuove figura per inscenare situazioni particolari”.