Il 13esimo anniversario della strage di Nassirya è stato ricordato a Corciano con una commemorazione ufficiale.
“Non possiamo dimenticare – ha evidenziato il vice sindaco Sabrina Caselli, che ha presenziato alla cerimonia – i 19 italiani, fra i quali dodici carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili caduti nel 2003 in Iraq, a seguito dell’attentato alla base italiana dei Carabinieri. Oltre a nove iracheni, morti anch’essi nell’attentato suicida, furono ferite complessivamente 58 persone fra militari e civili”.
Il momento di raccoglimento ha impreziosito quella che era una mattinata qualunque, consentendo anche al passante distratto un momento di riflessione. Oltre al vicesindaco, in rappresentanza del Sindaco, i consiglieri capogruppo di FI e Gruppo Misto, Luca Merli e Maria Chiara Giraldo, le autorità militari, con i Comandanti della Stazione Carabinieri Giovanni Cutuli e della Polizia Municipale Marco Maccari, i rappresentati delle associazioni OVUS e Protezione Civile.
Accompagnato dalla musica della Banda, il gesto simbolico della deposizione della corona d’alloro ha riportato all’attualità il più grave episodio ai danni delle nostre forze armate impegnate all’estero in operazioni di pace.
Nella Piazza della Croce Rossa, ad Ellera, davanti al monumento intitolato alle vittime della strage, anche qualche cittadino – per la verità pochi. Un anziano, in particolare, si è lasciato sfuggire “è un dovere civico fare in modo che i periodi più tristi della nostra storia e le vittime che hanno generato siano davvero in grado di generare insegnamenti. La pace – ha concluso – è più di un obiettivo, dovrebbe essere il principio fondante delle comunità nelle quali viviamo, a partire dalle famiglie ma anche con l’importantissimo contributo della scuola”.