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giovedì 21 Novembre 2024
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Cucinelli: “Sarò alla Leopolda per raccontare la vita nei borghi come Norcia

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cattedrale-norcia“Sarò alla Leopolda a Firenze perché il premier Matteo Renzi mi ha chiesto una testimonianza della vita nei borghi e di come immaginare il restauro. Perché noi possiamo tornare a vivere nei borghi”. Brunello Cucinelli, ospite alla Leopolda 2016 spiega il suo progetto di ricostruzione del monastero benedettino di Norcia, una delle città duramente colpite dal sisma di pochi giorni fa. “Tutto ciò che dico, lo dico con animo pesante. Il sisma è stato violentissimo”, dice l’imprenditore di Solomeo di Corciano, che ricorda anche che nonostante la forza delle scosse non ci sono state perdite umane. “Il giorno dopo il terremoto ero lì – spiega -. Sono venuto via con gli occhi lucidi, quando sono entrato nella piazza con i pompieri e padre Cassian mi si è stretta l’anima. E sabato sera dopo la Leopolda ripartirò subito, perché domenica voglio tornare a Norcia per incontrare la gente”.

Cucinelli ha un legame molto forte con questo territorio, il suo padre spirituale è proprio il priore americano del monastero, Folson Cassian, con cui è impegnato da anni proprio nella ristrutturazione di quegli spazi. “Questa è una cittadella molto carina, è silenziosa, bella, gli abitanti sono amabili, fieri e lavoratori. Quando nel 2000 è arrivato padre Cassian ha deciso di aprire il monastero accanto alla basilica, dopo 180 anni che era chiuso – racconta l’imprenditore – Il monastero era ridotto male, e noi abbiamo risistemato qualcosa: la biblioteca, le celle, il piccolo chiostro, abbiamo finito l’anno scorso il refettorio e costruito un piccolo birrificio (che era attivo da 3 anni). Ho contribuito a renderlo ospitale per i monaci, ad oggi ce ne erano 18. Quando poi sono arrivati i monaci hanno rimesso in pratica la grande spiritualità e misticità di Benedetto. Oggi io chiamo questa cittadella la città dello spirito”.

Secondo l’imprenditore, Norcia era diventata la città ideale del tempo a venire, con allevamenti di alta qualità, bassa disoccupazione, cibo sano e villeggiatura di atleti e fedeli. Sino al giorno del sisma. “Dopo questo evento in questo borgo sarà forte il risveglio della cultura benedettina – conclude – Ancora non abbiamo capito il tipo di danni, ma continuerò a fare ciò che abbiamo fatto finora. Appena tolgono la zona rossa si va su e tra qualche mese vorrei immaginare la mia bella città con 50 gru e mille persone che ci lavorano. Da tutto il mondo mi sono arrivate manifestazioni di aiuto. E il presidente mi dice che ricostruiremo rapidamente, e noi ricostruiremo rapidamente”.(ANSA).

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