Il caso dell’assessore del comune di Corciano Luca Terradura (PD) finisce alla procura della Repubblica di Perugia.
Ne danno notizia le opposizioni del Consiglio Comunale di Corciano dopo aver presentato un esposto che viene commentato in due distinti comunicati stampa, che riportiamo.
“La posizione dell’Assessore Terradura – scrive Merli – mi sembra ancora alquanto equivoca. Troppi dubbi emergono in relazione alla sua situazione lavorativa. Tanto la determinazione dell’Area Amministrativa del Comune di Corciano, quanto la risposta dell’Assessore Terradura alla mia interrogazione al Consiglio Comunale del 26/09/2016, confermano come nel dicembre 2013 (a pochi mesi dalla sua nomina) lo stesso veniva assunto da un’azienda per poi richiedere pochi giorno dopo l’aspettativa per lo svolgimento della carica di Assessore”.
“C’è da chiedersi a questo punto – continua il consigliere forzista – se vi è legittimità o difetto di causa in questo rapporto di lavoro, in considerazione del fatto che dal dicembre 2013 ad oggi il carico contributivo dovuto dal datore di lavoro dell’Assessore è ricaduto integralmente sulle “casse” del Comune di Corciano”.
“Detto ciò, permangono i miei dubbi e – prosegue il comunicato di Merli – in considerazione del mio ruolo di Consigliere Comunale, ritengo la situazione meritevole di essere trattata ed approfondita dalle Autorità competenti, per questo motivo ho ritenuto opportuno procedere alla formulazione e prestazione di un esposto della vicenda alla Procura della Repubblica”.
“Si è concluso – fanno sapere dal Movimento 5 Stelle di Corciano – con l’inoltro al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Perugia la vicenda che ha interessato l’ amministrazione corcianese nella figura del suo Assessore Luca Terradura. La vicenda per noi del M5S si era già aperta lo scorso luglio quando, a seguito di segnalazioni dei cittadini che lamentavano una scarsa trasparenza del sito del comune in ordine alle diverse posizioni lavorative dei membri della giunta, protocollammo un accesso agli atti, il 24 luglio 2016 , per avere informazioni in proposito. Il proseguo della nostra indagine è stata poi anticipata, come è stato pubblicato sulla stampa, dall’invio di una lettera anonima al Sindaco e ai consiglieri di opposizione che sollecitava ad indagare, segnalando la anomala situazione dell’Assessore Terradura che, secondo lo scritto anonimo “con una furbata si è fatto assumere da un amico e ora il comune gli paga lo stipendio e i contributi dovuti” Alle interrogazioni che si sono succedute in consiglio sul caso, l’Assessore ha dato la sua risposta e le sue motivazioni, ma è compito di pubblici ufficiali, quali sono i consiglieri comunali, di presentare agli organi competenti “anche in fumus di reato” la notizia che gli viene denunciata, pertanto oggi il giudizio strettamente giuridico viene rimesso agli organi competenti. Come rappresentanti politici, invece, non possiamo esimerci dal manifestare il nostro disappunto sulla vicenda, che anche se non dovesse prefigurarsi come un reato, si presta ad una valutazione politica e morale grave quanto quella che infrange una norma, soprattutto in capo ad un Sindaco e una Giunta che hanno fatto dell’estrema chiarezza e trasparenza il loro vessillo. Siamo oramai abituati a questo tipo di costumi dove i politici, in virtù della loro posizione godono di privilegi impensabili per i comuni cittadini, come non ricordare il caso più illustre del presidente del Consiglio, che undici giorni prima di candidarsi a Presidente della Provincia è stato assunto come dirigente dall’azienda di famiglia. Episodi formalmente corretti, permessi da una legge ambigua, che lasciano nell’opinione pubblica il sospetto che si tratti di rapporti di lavoro fittizi volti a porre a carico della collettività una contribuzione previdenziale altrimenti non spettante”.