“Intitolare una strada, una piazza, una sala pubblica, una scuola o indire un convegno in memoria di Adriana Croci, affinché la sua figura e il suo insegnamento possano essere conosciuti ed essere di esempio a chi, oggi come allora, è impegnato nel difficile compito di formazione/educazione delle nuove generazioni”. Queste le conclusioni rivolte al Sindaco ed alla Giunta di Corciano nell’Odg che Emanuela Boccio, consigliere del Pd e delegata alle pari opportunità del Comune di Corciano ha predisposto per l’assemblea legislativa del 20 ottobre. “Il 12 settembre scorso, è venuta a mancare Adriana Croci, storica Direttrice Didattica di Corciano – recita l’incipit – che negli anni dal 1978 al 1994 seppe dare alla scuola Corcianese, materna ed elementare, quelle caratteristiche di universalità, inclusività e primazia educativa che ancora oggi ne fanno il fiore all’occhiello delle realtà umbre e non solo”.
Nell’atto si riassume la levatura di questo personaggio, che fu allievo di Aldo Capitini, del quale trasferì l’insegnamento civico, etico e morale sulla sua vita e sull’attività professionale, tanto come titolare della Cattedra di Pedagogia all’Università di Perugia che come Direttrice didattica del Circolo di Corciano. Qui, scrive Boccio “Adriana continuò e potenziò le attività già intraprese dal suo predecessore Giacomo Santucci, cercando di ampliare le possibilità di una buona scolarizzazione, anche agli ultimi, ossi quegli alunni considerati tali per le condizioni economico-sociali che per le eventuali disabilità”.
Su queste basi, prosegue la consigliera “la grande umanità di Adriana, la portarono, nel 1980 ad essere eletta, prima donna in Consiglio Comunale a Corciano, nella lista dell’allora PCI. Croci fu la prima consigliera donna di Corciano e siccome era molto amata e stimata, arrivò seconda, subito dopo il sindaco, Alessandro Truffarelli, con 392 preferenze. In quella consiliatura ricoprì il ruolo di presidente della commissione ‘Scuola, cultura e servizi sociali’ aprendo sempre di più le scuole materna e primaria di Corciano a innovazioni pedagogiche, anche sperimentali, per dare ai bambini sempre maggiori stimoli educativi e lottando, fino all’ultimo dei suoi giorni, affinché le differenze, di qualsiasi tipo, venissero considerate ricchezza e mai ragione di discriminazione”. Dopo il pensionamento, la signora Croci continuò a lavorare collaborando con varie associazioni e dall’intensa attività scaturirono numerosi riconoscimenti tra cui la medaglia della Presidenza della Repubblica nell’ambito del premio “Rina Gatti” per il dialogo intergenerazionale.