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giovedì 21 Novembre 2024
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“Dognapping” in Italia: aumentano i rapimenti di cani, bersaglio preferito gli animali di razza.

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ironIl “dognapping”  in Italia è una triste novità in rapida crescita. Sono sempre di più i cani che finiscono nelle mani di individui senza scrupoli e organizzazioni criminali; un fenomeno dietro il quale si nascondono traffici di cani da combattimento o da avviare all’accattonaggio, richieste di riscatto e, quando le vittime sono esemplari di razza, il traffico di animali da compagnia di lusso, per non parlare dei cani venduti come cavie per laboratori dediti alla vivisezione.

A livello nazionale la situazione è di 17mila cani rapiti all’anno. Il dato emerge dalle numerosissime segnalazioni dei cittadini e delle associazioni. Vi sono furti su commissione, magari di cani particolarmente pregiati e di alto valore economico e i rapimenti a scopo di estorsione denominati “dognapping”. I cani sequestrati non fanno più ritorno a casa anche perchè solo il 3% dei rapimenti viene denunciato, mentre il 15% dei casi è denunciato come smarrimento. È però questo fenomeno già diffuso in Francia, Germania e altre nazioni europee dove il rapimento di cani e successiva estorsione è una realtà purtroppo assodata.

Pur essendo un trend in forte crescita, il furto di animali non rientra fra i reati censiti nella banca dati delle Forze di Polizia, come invece accade per le automobili. Esistono riscontri cartacei delle denunce presso i vari comandi, ma non venendo inseriti nel sistema l’autorità non possiede un dato statistico che consenta l’analisi del fenomeno. Né tanto meno esiste una specifica banca dati comune alle varie Forze dell’ordine, perlopiù sprovviste di lettore di microchip e ben di rado inclini a indagare sul singolo episodio. Il consiglio di Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti è  di non lasciare incustoditi i vostri amici a quattro zampe, quando li portate a spasso per strada, non perderli mai di vista, neanche quando entrate in un negozio, non lasciarli legati ai ganci esterni, custodendoli con la massima cura. Secondo il nostro regolamento di Tutela degli Animali si può accedere negli esercizi commerciali con i cani, eccetto in quelli che specificano il loro divieto all’ingresso.

Giovanni D’Agata

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