Si sarebbero fatti consegnare cospicui compensi “in nero” da numerosi ambulanti per la loro partecipazione alle manifestazioni fieristiche, tra cui quelle che si tengono a Perugia, Corciano, Città di Castello, Spoleto e Assisi.
Cinque componenti del consiglio direttivo di un consorzio tra operatori su aree pubbliche sono stati arrestati ai domiciliari dalla guardia di finanza di Perugia.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal Gip di Perugia.
L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli indagati si sarebbero appropriati di circa 100 mila euro spartiti tra i
cinque secondo rigidi criteri predeterminati: il 30 per cento
al presidente del consorzio ed il resto, in parti uguali, ai
rimanenti associati.
Le indagini si erano avviate dopo le denunce di alcuni ambulanti, riferite – spiega la stessa Gdf – ad una gestione finanziaria poco trasparente del consorzio, costituito nel 1999 dagli operatori del settore per organizzare e gestire le mostre-mercato che si tengono periodicamente in Umbria.