Non trova altre parole Jack Sintini per descrivere il combinato di emozioni che si sono rincorse nella due giorni che ha visto la sua associazione partner dello Sport Village #forzaecoraggio, un’iniziativa eccezionale che ha condotto al centro commerciale Gherlinda di Corciano un elevatissimo numero di persone.
“C’erano tante famiglie con i propri bambini, ragazzi e tantissimi amanti dello sport che non hanno voluto perdere l’occasione di dire io c’ero, vivendo un evento che in molti hanno definito unico e mai visto prima” – ha esclamato Sintini.
“Da soli non avremmo fatto niente di tutto ciò – continua – voglio ringraziare il Coni Umbria che ci ha aiutato a coinvolgere quante più federazioni possibili, e tutto lo staff dirigenziale e di supporto del Gherlinda che ha trasformato le gallerie del centro commerciale in una palestra multidisciplinare e coloratissima”.
Obiettivi raggiunti anche per quanto riguarda il messaggio che si è voluto lanciare con la prima edizione dello Sport Village: “Abbiamo dimostrato che lo sport è benessere, è condivisione, è amicizia ed è soprattutto un veicolo eccezionale per messaggi di solidarietà”.
Ambasciatori di questo messaggio sono stati gli ospiti illustri che domenica pomeriggio hanno raggiunto Jack Sintini per un confronto con i ragazzi presenti. Sul palco insieme a Sintini c’erano: Pino Maddaloni, che ha festeggiato il suo compleanno olimpico – era il 18 settembre quando il judoka vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sydney – allo Sport Village, il giocatore della Sir Safety Conad Perugia Dore Della Lunga e i calciatori del Perugia Massimo Volta e Samuel Di Carmine.
Da tutti è arrivato un messaggio chiaro e univoco: “Lo sport è divertimento, non pensate fin da bambini se e come diventerete campioni, imparate a divertirvi e a stare insieme ai vostri compagni di squadra, il resto verrà da sé”.
Intensa anche la testimonianza di Pino Maddaloni che dal quartiere di Scampia di Napoli, ha raggiunto il traguardo di un oro olimpico: “L’ho capito solo qualche tempo dopo l’impresa che avevo compiuto – ha dichiarato il campione – sembrava un sogno troppo grande da realizzare, anche perché nella realtà in cui sono cresciuto i problemi erano ben altri”. “Ho visto molti miei coetanei, e purtroppo molti ragazzi ancora oggi – continua – che più che prendere a calcio un pallone prendono a calci il proprio futuro. Io ho avuto la fortuna di trovare una strada, quella del judo, che mi ha formato a regole precise e mi ha dato una passione da coltivare. Una passione dalla quale sono nate giorno dopo giorno le emozioni che mi hanno portato fino al podio più alto dell’Olimpiade”. Il passaggio più toccante della sua testimonianza Pino lo ha regalato quando, guardando i ragazzi davanti a lui, ha detto loro: “Niente alibi, si combatte fino alla fine, senza trovare giustificazioni al primo ostacolo. Quando si vuole qualcosa si lotta per ottenerla”. Una lezione che speriamo possa restare impressa nella mente di tanti.
Domenica mattina ha preso regolarmente il via anche la seconda edizione della corsa podistica e camminata solidale promossa dall’Associazione Giacomo Sintini per sensibilizzare sull’importanza di sostenere la ricerca onco-ematologica.
Presenti molti corridori di diverse società sportive della regione e molti appassionati che dal tre, due, uno di Jack hanno corso o camminato per un fine nobile, aiutando l’associazione a far sentire forte la sua presenza nella comunità del cancro.
Non ha fatto mancare la sua partecipazione il Professor Brunangelo Falini che con la sua equipe medica curò Jack dal linfoma. “A Giacomo e alla sua famiglia mi unisce un’amicizia sincera nata in quel periodo di cure all’Ospedale Santa Maria della Misericordia e ricordo ancora il giorno in cui, una volta guarito, gli dissi che poteva tornare alla sua vita di pallavolista” – ha ricordato Falini. “Lui ce l’ha fatta, e deve essere esempio per tutti che si può tornare a vivere dopo una malattia. Grazie ancora a lui e a tutti voi per il sostegno che date dalla ricerca”. Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche in consigliere regionale Marco Squarta.
“Non mi stancherò mai di ringraziare quanti hanno contribuito a realizzare questo evento – ha detto ancora Giacomo Sintini – tutti coloro che hanno messo a disposizione il loro tempo, la loro energia e la loro generosità; gli esercenti del Mercato Scoperto per la fantastica colazione che ci hanno offerto, chi ci ha allietato con un po’ di musica, gli operatori dell’Ovus di Corciano, l’Associazione Borgo Bello e il Comune di Perugia grazie di cuore a tutti”.
La gara maschile è stata vinta da Andrea Lucchetti (Asd Umbertide) con il tempo di 28 minuti e 07 secondi. Dietro di lui Simone Falomi della Podistica Lino Spagnoli e Marco Panfili dell’Atletica Taimo.
Tra le donne invece successo per Francesca Dottori (Avis Perugia) che ha corso in 33 minuti e 04 secondi; seconda Chiara Venturi (Atletica Il Colle) e terza Irene Enriquez (Atletica Il Colle).
La Fondazione Umberto Veronesi ha regalato all’organizzazione una coppa che è stata assegnata come premio speciale a Maurizio Romeo, un amico dell’Associazione Giacomo Sintini che ha corso la Maratona di Roma e altre numerose gare podistiche dopo dieci anni dalle cure per un linfoma. Maurizio Romeo, fondatore dell’associazione Un passo alla volta, sostiene a sua volta l’Associazione Giacomo Sintini correndo sempre con il logo sulla maglia e con continue manifestazioni di solidarietà.