“Il Comune di Corciano è fiero di volgere lo sguardo verso chi, più di altri, è colpito duramente dalla guerra e costretto a fuggire dalla morte attraversando mille traversie, ovvero i minori non accompagnati. Per questo proporrà un progetto innovativo che li riguarda e chiede alle forze sociali di collaborare fin dalla fase della progettazione”. Così l’assessore all’intercultura del Comune di Corciano, Giuseppe Felici, introduce la recente uscita dell’ “Avviso per la presentazione della manifestazione di interesse relativa alla coprogettazione di interventi per la presentazione di domande di contributo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati” (per ulteriori informazioni clicca QUI)
Accoglienza dei profughi minori non accompagnati: il Comune di Corciano chiede aiuto alle famiglie
Lo scopo è consentire agli organismi privati locali di attivare sinergie con il Comune, che rimane di fatto il soggetto supervisore dell’intero percorso, finalizzate a supportarlo nella co-progettazione di interventi che andranno a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo così come prevede il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), costituito dalla rete degli enti locali. Concretamente il progetto si propone di offrire accoglienza attraverso la rete di famiglie interessate a mettersi a disposizione e ad ospitare in casa propria un bambino o comunque un minore, ossia quelle persone fragili che hanno bisogno di calore umano, a differenza di quanto può avvenire in contesti più ampi.
Si tratta dell’unico progetto con il quale il Comune di Corciano affronta direttamente la tematica dei rifugiati; lo fa utilizzando gli incentivi previsti dallo Stato e fondi comunitari mirati, scegliendo come destinatario il segmento più debole di questo universo di vittime e chiedendo il supporto delle famiglie intenzionate a mettersi in gioco ed a contribuire alla piena conoscenza, accettazione e condivisione della tematica dell’accoglienza, rappresentando cellule primarie della società dalla quali dipende, in gran parte, la formazione della coscienza collettiva. Le altre iniziative riguardanti l’immigrazione nel territorio corcianese fanno capo a strutture ed organizzazioni differenti dal Comune, autorizzate ovviamente, ma che si muovono in autonomia ed in sinergia con la Prefettura.
“L’accoglienza dei profughi di guerra e di contesti di persecuzione – ribadisce Felici – è una risposta parziale ma giusta che lo Stato Italiano si sforza di dare, in netta controtendenza rispetto a ciò che vediamo tutti i giorni da parte di buona parte degli altri stati dell’UE. È una sensibilità diffusa malgrado ciò che si può ritenere guardando la tv e riunisce le sensibilità della gran parte dei laici, del mondo religioso, non manca giorno – prosegue – che il Papa non rinnovi l’appello all’accoglienza, col ricorso alla parabola del buon samaritano e con il richiamo al Vangelo di Matteo e all’importanza che nel giudizio finale avranno le opere verso gli ultimi della terra, e di tutte le anime della variegata Sinistra italiana, che proprio su questo aspetto ritrovano un punto di unità. È un compito duro che richiama la coscienza morale e sociale di tutti noi – conclude – ma cercheremo di essere all’altezza del compito”.
Le proposte di adesione all’Avviso pubblico dovranno pervenire all’Area Socio Educativa (Galleria di Ellera – Via Gramsci – Corciano) entro e non oltre il 22 luglio prossimo alle 12,00.
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