“Moderando l’avidità si possono soddisfare i bisogni primari dei cittadini e con la ridistribuzione delle ricchezze le persone potranno coltivare il proprio potenziale”: ne è convinto l’economista Philip Kotler che giovedì pomeriggio – collegato in live streaming dalla University of Notre Dame, in Indiana (Usa) – ha stimolato una tavola rotonda aperta a figure di spicco dell’economia e del mondo accademico italiano che si è svolta al Teatro Cucinelli di Solomeo. L’occasione era quella della presentazione in anteprima nazionale dell’edizione italiana di “Ripensare il capitalismo” (Hoepli), il nuovo libro del guru del marketing.
I lavori si sono aperti con i saluti di Marco Raspati, già curatore del Philip Kotler Marketing tenutosi alla Bicocca di Milano lo scorso anno e Ceo di Nexo Corporation, l’azienda umbra che ha organizzato l’evento. Alla relazione di Kotler, maestro del marketing umanistico, ha fatto seguito un dibattito alimentato dagli interventi degli autori della doppia prefazione al libro, gli imprenditori Oscar Farinetti, inventore di Eataly intervenuto in video, e Brunello Cucinelli, celebre in tutto il mondo per il suo capitalismo umanista, filantropo e fondatore dell’omonima azienda. “Umanità” è il concetto che Kotler, Cucinelli e Farinetti individuano “come elemento portante del capitalismo del nuovo secolo”. La “sostenibilità”, invece, è un argomento “inflazionato” secondo Cucinelli che ha affermato: “Voglio essere un ‘giusto capitalista’, perché una cosa fatta bene, senza sfruttamento, sarà sicuramente utile”. Anche per Farinetti “va ripensato il capitalismo, con i manager che devono cambiare l’approccio al profitto”.
Il libro “Ripensare il capitalismo” di Kotler – è stato ricordato – esamina proprio i principali difetti del capitalismo, proponendo strade diverse “che porterebbero a forme di produzione, distribuzione e consumo di ricchezze e di beni più costruttive e responsabili”. In questo volume (disponibile da domani nelle librerie) l’economista statunitense fornisce gli strumenti per un’economia realmente sostenibile per tutti e traccia una chiara rotta verso un capitalismo più sano. Con le soluzioni descritte da Kotler “si arriverà a ridurre la povertà, senza più minare la democrazia, limitando l’influenza dell’economia sulle scelte politiche”. L’autore infatti propone idee “al fine di sanare le problematiche del capitalismo, affiancando iniziative pubbliche e private per orientare il cambiamento”. (ANSA)