L’avvicinarsi della conclusione dell’anno scolastico è anche il momento in cui i progetti ai quali si è lavorato per mesi vivono la loro fase pubblica. È accaduto all’Istituto Benedetto Bonfigli di Corciano con la presentazione di “Dopo il buio la luce”, il libro di Morlacchi Editore che documenta l’incontro, avvenuto il 1 febbraio scorso, fra gli studenti e Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. L’appuntamento si è svolto venerdì scorso nella Sala Marcarelli della Banca di Credito Cooperativo Umbria BCC di Mantignana; a portare il proprio saluto, il Presidente della Banca, Luca Pecetti, il Sindaco di Corciano Cristian Betti e l’assessore alle attività culturali Lorenzo Pierotti, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Sabrina Boarelli e la Senatrice Nadia Ginetti. In veste di relatori, quanti hanno vissuto l’intero percorso dal di dentro, dal Dirigente Scolastico, Daniele Gambacorta, all’assessore ai servizi scolastici Franco Baldelli, alla consigliera delegata alle pari opportunità Emanuela Boccio.
A leggere brani della pubblicazione, i ragazzi-autori. Parlando di quell’incontro, definito “un grande dono che ci ha concesso Terracina”, Maria Cristina Galli la docente che ha sognato per prima il traguardo della pubblicazione patrocinata dal Comune, ne descrive la struttura. “Dopo uno spazio definibile istituzionale – dice – abbiamo previsto un capitolo introduttivo per la spiegazione del lavoro didattico (metodologia, obiettivi, finalità…) e quindi ulteriori capitoli con il fulcro del lavoro. Le classi coinvolte sono state 8, i ragazzi hanno scritto testi traboccanti di emozioni, lasciando parlare il cuore e sottolineando l’avvicinamento alla tematica trattata ed al personaggio, prima e durante la conferenza. Le conclusioni si sono svolte a cura del Dirigente Scolastico. Ad impreziosire il tutto – aggiunge – un DVD audio-video con la registrazione integrale dell’incontro di febbraio, intervallata da brani musicali eseguiti dagli alunni e filmati al Teatro della Filarmonica”.
Spulciando la Prefazione firmata dall’assessore Baldelli si percepisce il coinvolgimento per l’incontro con Terracina e per la costruzione del ‘sogno’ del Preside e della professoressa di considerare un’occasione di conoscenza come “snodo fondamentale ed imprescindibile di un percorso che prosegue fino ad oggi ‘cristallizzando’ le emozioni e le sensazioni di quella giornata nelle pagine di un libro. Come tutte le idee – scrive ancora – abbiamo avuto bisogno di tante gambe, del resto, da soli si va più veloci … forse …, ma insieme si va più lontano. Abbiamo fatto un gran lavoro di squadra – la riflessione di Baldelli – ed il risultato è stato la Memoria che si è materializzata, resa viva dalla voce grave di un vecchio signore, a tratti duro ed orgoglioso, a tratti sopraffatto dalle sue stesse parole, ma mai vinto. La Memoria, ci ha ricordato Terracina, non è il ricordo che si esaurisce con la fine della persona, ma è un filo, che dal passato, attraversa il presente e va verso il futuro. Questa Narrazione – scrive infine Baldelli – non deve andare dispersa … la pubblicazione vuole consentire anche alle generazioni future di poter incontrare ancora Piero Terracina e riscoprire così il valore ed il significato di un’umanità a cui non dobbiamo abdicare”.
Dopo il buio la luce, l’incontro fra gli studenti e Piero Terracina diventa un libro
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