Aumentare del 50 per cento gli investimenti sul territorio, migliorare i rapporti economici con i Comuni soci, accrescere i livelli di servizio anche in virtù dei nuovi standard previsti dall’autorità nazionale competente (Aeegsi). Questi gli obiettivi ambiziosi, ma realistici, che Umbra Acque si è data e che sono stati annunciati nel corso dell’assemblea annuale dei soci pubblici e privati dell’azienda.
L’assise, presieduta da Gianluca Carini e Paolo Pizzari, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Umbra Acque, ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo 2015. “Da questo bilancio – ha dichiarato Carini – emerge un utile di 300mila euro, ricavi per 65 milioni di euro e investimenti pari a 14 milioni di euro. Numeri che vengono dal percorso virtuoso degli ultimi anni, caratterizzato da tagli e ottimizzazione dei costi, riduzione dell’esposizione finanziaria e mantenimento di un elevato livello di servizio”.
Ribadite, nel corso dell’incontro, le priorità inserite nel piano industriale che, secondo Carini e Pizzari, potranno essere mantenute solo se nell’imminente assemblea degli Ambiti territoriali integrati (Ati) 1 e 2, i sindaci, chiamati a fare scelte strategiche per il prossimo quadriennio regolatorio 2016-2019, predisporranno una pianificazione che correggerà le sottostime del passato, assicurando risorse necessarie a un servizio di qualità.
“Umbra Acque – ha aggiunto Pizzari – ha come obiettivo primario quello di portare gli investimenti dagli attuali 10 milioni di euro a 15 milioni di euro annui, il che significa realizzare opere utili per migliorare l’approvvigionamento idrico, la qualità dell’acqua e per sanare alcuni problemi ambientali”. Allo stato attuale, il fabbisogno infrastrutturale è maggiore rispetto alle risorse disponibili e il livello di perdite superiore al 50 per cento. A fare fronte a questa situazione sarà destinata una parte importante delle risorse stanziate. “L’Umbria – ha proseguito Pizzari – ha una grande ricchezza che è il suo territorio. Forse non tutti sanno, tuttavia, che la nostra regione è sottoposta a osservazione da parte dell’Unione europea per infrazioni alla normativa ambientale comunitaria. Per questo nel Piano degli investimenti, anche grazie a consistenti cofinanziamenti regionali, sono presenti interventi già in corso necessari a porre rimedio a questi problemi. Dopo un lungo percorso di progettazione e autorizzazione degli interventi, ora i cantieri stanno partendo e, a lavori terminati, avremo un beneficio ambientale di cui potranno godere tutti”.
“Gli altri aspetti che ci vedono impegnati – ha sottolineato Carini – riguardano i livelli di servizio che, con uno sforzo tecnico e organizzativo, saranno incrementati rispettando i nuovi standard fissati dall’autorità nazionale e cogenti in parte dal primo luglio 2016 e in parte dal primo gennaio 2017. Questo significherà migliorare la tempistica per pratiche di allaccio, richieste di verifica dei contatori, fatturazione, interventi di riparazione e rateizzazioni”. Nella perdurante situazione di criticità finanziaria, la società ha potuto operare grazie alla ‘pazienza’ dei Comuni soci nel riscuotere i canoni previsti in convenzione, accumulando un debito di circa 15 milioni di euro. “Per la prima volta dopo anni – ha concluso Carini – nel corso del 2015 è stata estinta una quota importante di questo debito, ancorché grazie a partite straordinarie. La nostra intenzione è di proseguire nel percorso virtuoso, saldando gli arretrati nel corso del quadriennio regolatorio e mettendoci in pari con il corrente”.