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domenica 24 Novembre 2024
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Bilancio comunale, il consiglio approva il rendiconto 2015

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bilancio calcoloIl consiglio comunale di Corciano nella seduta del 28 aprile scorso ha approvato il rendiconto 2015. L’atto è stato votato con il favore della maggioranza di centro sinistra e il voto contrario del consigliere di Forza Italia Luca Merli mentre le due consigliere del M5S sono uscite dall’aula consiliare al momento del voto.
Per quanto riguarda l’esercizio 2015 – fra i dati salienti – il risultato di amministrazione presenta un avanzo di 6.564.1 08,94 (era pari a 2.931.474,68 nel 2014 e 1.195.717,13 nel 2013). Il fondo cassa al 31 dicembre 2015 ammonta a 2.973.301,85 euro. Il risultato della gestione di competenza presenta un avanzo di 790.671,32 euro.
Al risultato di gestione 2015 hanno contribuito – fra le entrate correnti – circa 2 milioni di recupero evasione tributaria, 394 mila euro dalle sanzioni per violazione al codice della strada e 363 mila euro dai rilasci di permessi a costruire.
Come spiega l’organo di revisione il comune ha rispettato gli obiettivi del patto di stabilità per l’anno 2015. Va poi rilevato che nel totale dei residui è incluso l’importo di € 325.123,66 relativo ai crediti vantati dal Comune nei confronti della società Umbra Acque spa, riferiti al canone di concessione delle reti idriche.

I COMMENTI – Durante la discussione sul rendiconto si è sviluppato il dibattito che riportiamo in estrema sintesi.

Franco Baldelli, assessore al bilancio: “Abbiamo un imponente avanzo di amministrazione di 6.564.108,94 euro e nella gestione dei residui abbiamo una cifra di poco superiore ai 10 milioni di euro di cui circa 6 milioni sono riferiti al 2015. Il comune di Corciano ha come priorità la spesa sociale. Noi investivamo fra il 17% e il 18% del bilancio di parte corrente sulla funzione sociale, prestando anche grande attenzione al sostegno alla scuola per la quale investiamo all’incirca 2 milioni di euro all’anno. L’intervento sulle tariffe, il costo di determinati servizi, gli interventi sul sociale sono frutto di scelte politiche precise così come l’individuazione delle fasce Isee di riferimento”.

Luca Merli, consigliere FI: “A mia opinione qualche dubbio sull’esigibilità di qualche residuo attivo rimane e corriamo il rischio di trovarci di fronte ad una perdita di attivo notevole. C’è poi da rivedere qualcosa sulle spese. Ad esempio spendiamo 70.000 euro per i teatri ma abbiamo un introito di 200 euro, spendiamo 600 mila euro per gli asili ma non incassiamo quello che dovremmo. A fronte di un avanzo notevole anche l’organo di revisione ci fa notare che c’è un peggioramento dell’aspetto generale del bilancio. Io farei molta attenzione a quei capitoli di spesa nell’aspetto del sociale e soprattutto capire se – e parlo degli asili – la mancanza di copertura è dovuta solo a mancati pagamenti”.

Simonetta Checcobelli, consigliere M5S: “Noi non parteciperemo alla votazione dei due bilanci che oggi si votano congiuntamente e frettolosamente in un unico consiglio dopo essere stati discussi in un’unica commissione. Non condividiamo scelte politiche come quelle relative ai rifiuti per i quali paghiamo 4 milioni e mezzo circa all’anno con gravi deficienze e disservizi. Aggiungo che i revisori hanno impiegato una ventina di giorni per studiare il rendiconto 2015 che anche noi abbiamo dovuto studiare in maniera molto veloce, seppur nei termini di legge. L’anno scorso la Corte dei Conti ha rilevato degli errori nel bilancio che nessuno aveva notato, ecco perché lo studio di un documento così complesso meriterebbe più tempo”.

Emanuela Boccio, consigliere PD: “Mi risulta che la copertura del sociale da parte nostra è sempre stata una scelta politica. È vero che gli indici di copertura sono bassi, l’ho sottolineato anche io con preoccupazione perché dai prossimi anni non si potranno usare gli oneri di urbanizzazione fino al 75% per coprire le spese correnti: cosa che facevamo per coprire le spese per il sociale ed aiutare le fasce più deboli. è una scelta politica onerosa per cui ci siamo assunti le nostre responsabilità ma quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto per caricarci dei bisogni degli ultimi. Inoltre sottolineo che è diminuita la TARI dell’1% forse perché con tutte i limiti e le difficoltà l’amministrazione è sulla buona strada.”

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