“Sfugge il senso di quella che appare una polemica fine a se stessa, anche perché, laddove non si volesse ricercare un consenso immediato, sarebbe stato più corretto approfondire eventuali dubbi cercando di capire o rivolgendosi agli uffici per essere informati sullo stato dell’arte del progetto”. L’assessore ai servizi scolastici del Comune di Corciano, Franco Baldelli, torna sull’iniziativa che ha rivoluzionato il sistema di refezione scolastica del territorio e completa la notizia inerente l’assunzione di 17 unità lavorative, commentata sulla stampa dal M5S con l’ironica espressione “non è tutto oro quello che luccica”. Secondo la consigliera M5S Simonetta Checcobelli, infatti, “il ‘project finacing’ con cui si è operato il trasferimento della ristorazione scolastica dal Comune al Consorzio Abn prevedeva la stabilizzazione di 21 operatori, al momento dell’attuazione del progetto inseriti in un programma di sostegno e di accompagnamento al lavoro, e la creazione di 3 nuovi posti di lavoro per le azioni innovative legate al progetto: orto sociale e piattaforma alimentare”. “Quando si parla di lavoro – afferma Baldelli – si deve fare attenzione, per evitare tensioni ingiustificate. L’assessore Caselli, nell’articolo in cui informava delle 17 assunzioni, si riferiva a soggetti titolari di contributo sociale, dei quali si occupa per delega, che hanno trovato un orizzonte diverso. Se già questo fosse stato il numero complessivo, il M5S non avrebbe comunque colto la consistenza di un dato che alleggerisce il quadro del mondo del lavoro. Tuttavia, visto che i numeri hanno un senso – dettaglia – i nuovi impiegati solo sull’asse ristorazione sono di più ed arrivano a 23. Ai 17 citati, fruitori di politiche attive del lavoro e dediti allo sporzionamento per conto del Comune, si sono aggiunti 3 addetti alla cucina, erano in forza ad uno dei soggetti della precedente gestione e pertanto hanno conservato il posto di lavoro, e 3 soggetti nuovi, i quali vanno a coprire nei vari plessi le posizioni svolte fino all’ingresso del nuovo gestore da personale ATA, ora tornato alle funzioni proprie. Nel progetto, poi, non si parla di contratto a tempo determinato o indeterminato – insiste Baldelli – solo che, laddove gli addetti svolgano correttamente le mansioni loro affidate, avranno un orizzonte coerente con la durata della concessione. Ad ogni buon conto – prosegue – la loro posizione dei confermati è migliorata, un conto, mi pare, è fruire di contributi sociali, un altro è essere titolare di un contratto, seppure a tempo determinato. Gli importi netti non sono paragonabili ai contributi sociali, poiché la retribuzione è ora comprensiva di ferie, malattie, permessi, tredicesima, fine rapporto. Va da sé che la condizione sia migliore”. In merito alla critica sul ritardo dei lavori per la realizzazione delle serre che garantiranno l’autoproduzione di almeno il 50% delle materie prime utilizzate nella preparazione dei pasti delle mense scolastiche, Baldelli riprende “i rallentamenti sono di natura burocratica”. “La particolarità del mondo agricolo ha rallentato la procedura – dice – ma dalle prossime settimane verrà sistemata la terra e messe a dimora le colture. La percentuale del 50% è prevista da 2 anni dall’inizio dei lavori e comunque, per colmare la mancanza di autoproduzione si prevedono forniture a km0 per percentuali ben superiori al 50% del fabbisogno, la cooperativa La Torre implementerà, per quel che sappiamo, i quantitativi a km0 previsti attraverso la ricerca di ulteriori terreni, così da superare la soglia”. Nessun abbaglio o imprecisione “questo progetto – conclude Baldelli – nella sua completezza ha uno spessore significativo in questioni legate all’alimentazione, una sfida difficile ma da intraprendere. Sarebbe più semplice, ammesso fosse concesso, semplicemente ‘dare da mangiare’ ai nostri figli, noi proviamo a dargli un’aspettativa di vita migliore, da soli non possiamo farlo, servono sinergie, tra personale, scuola e famiglie. Soprattutto, non servono sterili polemiche”.
Monica Rosati
Ufficio Stampa Comune di Corciano