“Con la larga adesione allo sciopero di oggi anche i metalmeccanici umbri mandano un messaggio chiaro a Federmeccanica: il contratto nazionale è un diritto di tutti i lavoratori e noi siamo qui, unitariamente, per difendere questo sacrosanto diritto”. Sono molto soddisfatte Fiom, Fim e Uilm dell’Umbria per la riuscita della prima giornata di protesta unitaria (dopo 8 anni) per il rinnovo del contratto nazionale con Federmeccanica, scaduto da 5 mesi. I primi dati disponibili dicono che la grande maggioranza dei lavoratori metalmeccanici umbri ha incrociato le braccia per lo sciopero generale di 4 ore. All’Ast di Terni nel turno del mattino l’adesione ha toccato l’80% e una delegazione di lavoratori di Fiom, Fim e Uilm ha manifestato sotto la sede di Confindustria, per ribadire l’inaccettabilità delle condizioni poste da Federmeccanica. Alte adesioni anche nel polo aerospaziale di Foligno con il 90% di lavoratori fuori alla Oma Tonti e il 60% alla Umbra Cuscinetti. Ma il risultato dello sciopero è stato abbastanza uniforme su tutto il territorio regionale: da Terni (90% Faurecia, 80% Ilserv, 90% Tct) all’Alto Tevere (70% Renzacci, 85% Metalmeccanica Tiberina, 90% Terex), passando per il Marscianese (95% Emu) e il Trasimeno (90% Tomassini Style, 70% Rampini). Da segnalare la totale adesione (100%) alla Dewalt Industriale Tools di Corciano e alla Tfa di Spello.
Ufficio stampa Cgil Umbria