Era stato fermato a Corciano dai carabinieri di Arezzo un 27enne albanese, clandestino, accusato di tentato furto in abitazione, furto in abitazione, ricettazione e rapina in concorso: stamattina, 12 aprile, la procura di Arezzo ha emesso un ordine di custodia cautelare ai suoi danni, a seguito delle indagini avviate dal 20 marzo.
Secondo le indagini dei carabinieri della tenenza di Sansepolcro, K.B., queste le iniziali dell’uomo, avrebbe messo a segno una serie di colpi tra Sansepolcro e Pieve Santo Stefano nelle scorse settimane: l’uomo sarebbe in particolare ritenuto il responsabile, insieme ad altri due complici, di tre furti ed una rapina. I militari sono riusciti ad individuarlo in seguito alle indagini su una rapina in un’abitazione avvenuta lo scorso 10 marzo a Pieve Santo Stefano, ma l’uomo sarebbe anche coinvolto in un furto avvenuto nella stessa data a Pieve Santo Stefano, e a due furti avvenuti il 20 marzo a Sansepolcro.
Nel caso di Pieve Santo Stefano i tre malviventi, dopo aver rotto una finestra, erano entrati in un’abitazione e, dopo aver forzato la cassaforte, avevano portato via denaro contante e monili in oro. I tre malviventi, durante la fuga, avevano anche aggredito un passante che li aveva sorpresi nei momenti immediatamente successivi al furto, causandogli traumi vari. Per compiere i reati il 28enne aveva utilizzato un’auto rubata: un’Audi A3 scomparsa lo scorso 18 marzo a Bel Forte del Chienti, in provincia di Macerata, e sequestrata adesso dai carabinieri (di qui l’accusa di ricettazione). La Procura della Repubblica di Arezzo, concordando con le tesi investigative dei carabinieri di Sansepolcro, ha emesso quindi un ordine di custodia cautelare nei confronti del 27enne albanese, che è stato eseguito dai militari l’11 aprile 2016, in Perugia.