Sollecitare Parlamento e Governo a far luce sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato ucciso in Egitto lo scorso 3 febbraio. È una delle richieste presenti in un documento che il consigliere comunale corcianese di SEL Mario Taborchi presenterà durante il consiglio comunale di domani giovedì 31 marzo.
Ecco il testo dell’ordine del giorno:
Premesso che:
– il 3 febbraio 2016 presso Giza in Egitto, è stato trovato il corpo senza vita di Giulio
Regeni, ricercatore e dottorando italiano di 28 anni, scomparso dalla città egiziana il
25 gennaio;
– Giulio Regeni si trovava in Egitto per compiere degli studi riguardanti il suo corso di
dottorato di ricerca in politiche internazionali che stava svolgendo presso
l’Università di Cambridge;
Considerato che:
– il 25 gennaio 2016 era il quinto anniversario della rivoluzione di piazza Tahir che ha
portato alla deposizione del presidente Mubarack;
– Come appreso dalla stampa, il corpo di Giulio Regeni mostra chiari ed
inequivocabili segni di tortura;
– Giulio Regeni era specializzato in conflitti e processi di democratizzazione ed era in
contatto con oppositori del regime di Al Sisi;
– Le autorità egiziane hanno fin da subito fornito versioni contrastanti, arrestando
persone che sono poi state velocemente rilasciate;
– Le autorità egiziane hanno scambiato Giulio Regeni per una spia, in quanto qualche
giorno prima della sua scomparsa, aveva inviato in Europa dei report riguardanti i
suoi studi universitari sui gruppi d’opposizione al regime di Al Sisi, intercettati dai
Servizi Segreti Egiziani (Repubblica 15 febbraio2016, Corriere della Sera 16 febbraio
2016)
Tutto ciò premesso e considerato
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CORCIANO
Impegna il Sindaco e la Giunta:
– A sollecitare il Parlamento e il Governo Italiano, affinché si attivino in tutte le sedi
internazionali preposte per far luce sulla morte di Giulio Regeni;
– Ad inviare questa delibera ai Presidenti della Camera dei Deputati e al senato della
Repubblica;
– A sollecitare l’ANCI Umbria, affinché analoghe iniziative vengano prese dal maggior
numero di comuni umbri.
Mario Taborchi
