L’8 aprile 2016 scade il tempo utile per aderire alla class action intentata da Altroconsumo nei confronti di FIAT. In molti ricorderanno lo scandalo Dieselgate che ha coinvolto Volkswagen, quando si è scoperta una sostanziale discrepanza tra i consumi dichiarati e quelli effettivi.
Non tutti però ancora sanno che lo stesso problema ha riguardato anche una vettura italiana, la Fiat Panda 3° serie 1.2 benzina 51 KW che ha registrato consumi più alti del 20% rispetto a quelli pubblicizzati. Ben prima che il caso scoppiasse a livello mondiale, Altroconsumo aveva segnalato questo problema e aveva intentato una class action presso il tribunale competente per ottenere da FIAT un risarcimento per il danno economico subito.
Per i proprietari del modello indicato, Altroconsumo ha chiesto al giudice un risarcimento di 239 € in base ad una percorrenza media di 15.000 Km annui.
Per aderire non serve essere soci e non si devono sostenere costi di alcun tipo; è possibile agire attraverso Altroconsumo (http://www.altroconsumo.it/formFIAT) o depositando direttamente presso la cancelleria del Tribunale di Torino il proprio atto di adesione, per richiedere indietro quanto pagato ingiustamente.