Diceva il vecchio slogan: “Prevenire è meglio che curare”. Una pratica che andrebbe applicata anche ai cantieri abbandonati come quello in via Amendola a San Mariano. Ne sono convinte le consigliere del Movimento 5 Stelle di Corciano Paola Bianchi e Simonetta Checcobelli che hanno presentato al sindaco Cristian Betti una interrogazione riguardante la messa in sicurezza e il recupero del cosiddetto “Teatro di San Mariano”. Giorni fa infatti – secondo quanto comunicano Bianchi e Checcobelli – dei ragazzini si sarebbero introdotti nel cantiere mettendo a rischio la propria incolumità; un fatto che può accadere nuovamente se non vengono presi provvedimenti.
Queste le premesse delle due consigliere pentastellate:
“Considerato che in una precedente interrogazione a firma NCD era stata sollecitata la messa in sicurezza e il recupero dell’ecomostro, sito in via G. Amendola, chiamato comunemente “Teatro di San Mariano”;
– che l’Amministrazione si era impegnata quantomeno a confinare l’area in modo che fosse inaccessibile anche in considerazione del fatto che, essendo l’intera zona frequentata da bambini e ragazzi, il facile accesso al cantiere rappresentava un pericolo. Il non completamento dell’opera delude peraltro le legittime aspettative di chi, avendo acquistato un immobile nel quartiere, credeva di poter usufruire di un centro di aggregazione che invece non è venuto mai alla luce;
– che a tutt’oggi l’immobile risulta purtroppo facilmente accessibile e che gli interventi di messa in sicurezza si sono rivelati chiaramente insufficienti tanto che il giorno mercoledì 2 marzo, alle 13,15 circa, due minori si sono introdotti nella struttura mettendo a rischio la loro incolumità e alcuni cittadini hanno dovuto sollecitare l’intervento della Polizia Municipale e dei Carabinieri.
In conseguenza di ciò le consigliere del Movimento 5 Stelle chiedono quali sono le misure che l’amministrazione comunale intende mettere in atto per rendere l’area realmente sicura in modo che non si ripetano episodi simili o più gravi di quello citato; per recuperare la struttura permettendone così un uso più consono.