Le comunità parrocchiali di Olmo-Ellera-Chiugiana-Fontana, San Mariano-Girasole e Solomeo sono state fra le prima ad aderire al progetto dell’Emporio “Divina Misericordia” insieme a quelle di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte-Lacugnano, Castel del Piano-Pila-Bagnaia, Mugnano-Fontignano. La struttura ubicata in via Sacconi 27 (la prima traversa a sinistra di via Penna venendo da San Sisto) sarà inaugurata domenica 13 marzo alle ore 15.30, dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti.
L’ACCOGLIENZA – L’Emporio “Divina Misericordia”, una delle opere segno diocesane del Giubileo Straordinario voluto da papa Francesco, accoglierà inizialmente 300 famiglie, un terzo delle quali italiane, dei quartieri e centri abitati dei Comuni di Perugia e Corciano che insistono nella II Zona pastorale dell’Archidiocesi.
Queste famiglie saranno accolte da 80 volontari, che hanno già svolto un periodo di formazione-gestione con corsi sulla sicurezza sia negli ambienti di lavoro che in ambito alimentare, molto motivati ed entusiasti del servizio che andranno a svolgere dal 14 marzo, giorno in cui aprirà l’Emporio.
COME FUNZIONA – Per accedervi le persone in difficoltà, dopo un colloquio con gli operatori Caritas dei Centri di Ascolto parrocchiali, avranno una card con punti a scalare, che consentirà loro di usufruire del servizio per un periodo di tre mesi rinnovabile massimo due volte in un anno per un totale di nove mesi di accesso all’Emporio. Questo consente ai Centri di Ascolto Caritas di fare un percorso di accompagnamento della famiglia verso un’autonomia, così da essere stimolata a darsi da fare, affinché quest’aiuto non diventi puro assistenzialismo.
STRUTTURA E COSTI – Quest’Emporio si sviluppa su una superficie di circa 500 mq, di cui 100 mq comuni a tutti gli Empori Caritas di Perugia-Città delle Pieve per lo stoccaggio dei prodotti (altri due saranno attivati a breve a Marsciano e a Ponte San Giovanni). Adiacente all’ingresso è stata realizzata una sala per l’accoglienza delle famiglie, dalla quale si accede ai servizi e al vano scala che porta al piano superiore dove si trovano le salette di ascolto per la valutazione delle richieste di accesso all’Emporio e gli uffici di direzione. L’area riservata all’esposizione dei prodotti con scaffali in metallo, frigo per surgelati e “casse” è di circa 150 mq, più la zona “scorte” con cella frigorifera e un piccolo laboratorio adibito alla trasformazione delle materie prime per complessivi 80 mq.
ALTRI EMPORI IN ARRIVO – Quello che verrà inaugurato domenica è il secondo Emporio che la Caritas diocesana attiva con il coinvolgimento delle comunità parrocchiali impegnate a dare risposte concrete alle crescenti richieste di aiuto da parte di numerose famiglie in difficoltà. Il primo è fruibile dal settembre 2014 e serve alcune centinaia di nuclei familiari residenti in Perugia città. In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia e nell’accogliere l’esortazione di papa Francesco a non sprecare il cibo, il cardinale Bassetti ha voluto, come opere segno diocesane giubilari, l’apertura di tre Empori Caritas (oltre a quello di San Sisto saranno attivi a breve altri due a Ponte San Giovanni e a Marsciano).
COME I PANI E I PESCI – “Siamo nell’Anno giubilare della Misericordia – osservia il Cardinale Gualtiero Basetti – e dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati, accogliere la povera gente, significa accogliere Cristo, significa compiere opere di misericordia e dare il cibo è comunicare amore”. La realtà dell’Emporio, ha evidenziato il porporato, educa a dire «no agli sprechi alimentari, che creano degli scarti nello sciupare del cibo. Si tratta anche degli “scarti” che ci parla spesso papa Francesco».
Il cardinale ha spiegato che «l’Emporio Caritas ha una doppia logica nel rifarsi all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, dove Gesù non crea qualcosa dal nulla, ma moltiplica quello che c’è già. Cristo moltiplica la generosità di chi ha offerto i pani e i pesci, poi distribuiti da volontari. Così è l’Emporio Caritas, dove tutto ciò che si trova è donato da dei benefattori per le famiglie in difficoltà, che vengono aiutate da dei volontari nel prendere i prodotti a loro necessari». Al riguardo, il cardinale ha fatto appello anche ai giovani, affinché «si sporchino un po’ le mani nel servire chi è nel bisogno, perché questa è una lezione importante per la loro vita», pur sapendo di non poter chiedergli troppo, perché, come ha ricordato lo stesso presule, «più del 40% dei nostri giovani è disoccupato, quindi demotivato nel fare del bene al prossimo».