Oggi la nostra rubrica sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario, ci parlerà della congiuntivite nel gatto.
La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva e cioè della membrana mucosa che riveste la porzione sclerale anteriore del globo oculare e l’interno delle palpebre. Può causare lacrimazione, ammiccamento e gonfiore, e in alcuni casi, uno stato di malessere generale causato dal forte dolore. Le cause più frequenti di congiuntiviti sono date dalle forme batteriche, virali e traumatiche. A volte la congiuntivite è causata da patologie riguardanti altre parti dell’occhio che però si ripercuotono anche sulla congiuntiva.
Congiuntiviti batteriche – la forma più frequente è quella causata da Clamydophila felis. I gatti giovani sono più predisposti (5 settimane – 9 mesi d’età) e la stagione estiva sembra facilitare l’infezione. L’infezione avviene per contatto diretto con secrezioni oculari o tramite materiale contaminato. Solitamente viene afflitto un solo occhio ma dopo circa una settimana viene coinvolto anche l’altro. Generalmente questi batteri non danno altri sintomi se non una lieve rinite.
Congiuntiviti virali – il virus più diffuso è quello della rinotracheite virale felina, un herpesvirus molto diffuso soprattutto nei gatti randagi. La maggior parte dei gatti colpiti diventa portatore e gran parte di essi periodicamente riacutizzerà con conseguente eliminazione del virus. La trasmissione può avvenire per contatto diretto tra un gatto infetto e un gatto sano oppure per contatto indiretto attraverso particelle di saliva o secrezioni nasali disperse nell’ambiente da un soggetto infetto. La malattia ha andamento diverso nel gatto giovane rispetto all’adulto. Nel gatto giovane la malattia si manifesta in maniera più grave e diffusa con segni respiratori predominanti. La congiuntivite è bilaterale con forte gonfiore e scolo oculare. Spesso si possono avere anche ulcere corneali e lesioni talmente gravi da rappresentare una minaccia alla visione. La forma nei gatti adulti è spesso dovuta a riacutizzazioni di precedenti infezioni e la forma respiratoria è pressoché assente. La congiuntivite è il segno clinico predominante.
Congiuntiviti traumatiche – sono frequenti le emorragie congiuntivali, sottocongiuntivali e le lacerazioni della congiuntiva come conseguenza di incidenti d’auto, calci, palline da tennis ecc. Le congiuntiviti traumatiche inoltre possono essere causate dalla presenza di corpi estranei nel sacco congiuntivale. Solitamente si tratta di materiali vegetali come i forasacchi, che causano forte infiammazione della congiuntiva e in alcuni casi anche ulcerazioni della cornea. Da non sottovalutare gli agenti chimici, come la calce usata nell’edilizia, che possono avere azione caustica.
Poiché l’occhio è un organo molto delicato e le cause di congiuntivite molteplici, è di fondamentale importanza la tempestività con la quale si porta il proprio gatto a fare una visita oculistica dal proprio medico veterinario. Un semplice ammiccamento dell’occhio potrebbe celare un processo infiammatorio importante che se non trattato con tempi e terapie adeguate potrebbe portare ad una compromissione definitiva della capacità visiva.
Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario
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