Quando la differenza la fa un uomo solo. Bomber rotto, rischio retrocessione; bomber sano, ambizioni di promozione. Accade al Mantignana di mister Mirko Rosati, squadra di Seconda Categoria che sta vivendo un momento d’oro. Solo pochi mesi fa però la situazione era ben diversa, anche a causa dell’infortunio di Matteo Cenerini: lo stop prolungato della punta fece crollare la formazione mantignanese che si salvò dal baratro solo ai play out. Ma le cose, da una stagione all’altra, possono cambiare: l’attaccante cresciuto nelle giovanili del Perugia è tornato in piena salute e con i suoi goal ha lanciato il proprio club tra le posizioni di vertice, in lotta per salire in Prima Categoria con Ammeto e Ficulle.
Quattordici le reti siglate finora, due in più del passato campionato, quando fu costretto in infermeria dopo 19 partite. “Giocare per i colori del mio paese è un onore ed un piacere (31 gol nelle ultime due stagioni, ndr) – assicura il giovanotto che abita con la famiglia a San Giovanni del Pantano, ad un tiro di schioppo da Mantignana . Le motivazioni sono quelle di sempre, perché ho saputo riporre in un cassetto i sogni di gloria del professionismo, trovando equilibrio grazie al lavoro”.
La soddisfazione per un campionato di vertice è stata però funestata da un lutto che ha colpito la comunità non solo di Mantignana, ma dell’intero territorio corcianese: la scomparsa di Alberto Magrini, vicepresidente della Società, dirigente appassionato ed apprezzato per la capacità di rilanciare la squadra di calcio con una dedizione speciale. “In onore di Alberto abbiamo chiesto ed ottenuto dal Comitato regionale della Figc di non giocare in segno di lutto la partita con il Mugnano – ricorda Marcello Brugiati, presidente del Mantignana. Alberto merita molto di più e stiamo pensando come ricordarlo in maniera più profonda. Senza retorica, il calcio è di grande aiuto per le famiglie che affidano ai nostri istruttori i loro figli. Abbiamo una organizzazione collaudata, con attenzione non solo alla tecnica calcistica, ma ai comportamenti, al rispetto delle regole”.
Il buon momento della prima squadra non viene però vissuto con eccessiva enfasi: “Chiaramente si respira entusiasmo nella rosa – sottolinea Rosati –, ma non ci esaltiamo, cosi come l’anno scorso abbiamo creduto nella salvezza fino all’ultimo, anche quando abbiamo dovuto fare a meno del nostro bomber”. Di tutt’altro avviso i tifosi del Mantignana, che ogni domenica seguono con entusiasmo straripante la squadra, organizzando pullman per le trasferte più lontane. E con un Cenerini così il sogno può continuare.
