“Piace molto a questa amministrazione equivocare e farsi interprete del pensiero del M5S. Fino a prova contraria le parole hanno un loro significato e richiamano a concetti ben precisi. In termini politici, e al consigliere Taborchi molto esperto per la sua lunga permanenza in questo ambito, non sfuggirà certamente, la trasparenza amministrativa (dal latino) trans parere significa “far apparire, lasciar vedere, lasciar conoscere” e riconduce all’istituto giuridico che permette ai cittadini di vedere in quale modo si formano gli elementi necessari per determinare le scelte della Pubblica Amministrazione e quali sono le ragioni e le giustificazioni di uno specifico provvedimento amministrativo.
Se avessimo voluto intendere quello che chiede di provare con “i fatti” il presidente della commissione, sicuramente vi avremmo provveduto secondo le opportune modalità, tuttavia sembra fuori luogo questo continuo fraintendere e rimandare ad “altro”, cosa che, se non si fosse certi della bontà dell’operato di questa amministrazione farebbe pensare ad una certa “coda di paglia”.
Tornando sulla trasparenza c’è da chiedersi come mai il presidente abbia avuto la facoltà di riascoltare i nastri delle registrazione delle commissioni, come asserisce nelle sue dichiarazioni, mentre, sebbene sia stato richiesto da mesi con posta certificata, ancora non sia pervenuto alle consigliere del M5S il verbale della commissione del 10/09/2015.
Le commissioni del comune di Corciano e la stessa commissione urbanistica, sono consultive, non si vota e spesso i documenti vengono visionati per la prima volta, pertanto, a meno che non si conosca tutto il pregresso, avendo partecipato in prima persona a determinarlo, il non esprimere pareri limitandosi a domande chiarificatorie, non può essere arbitrariamente interpretato come “silenzio assenso”, ma bensì come momento di conoscenza dei fatti, che non esclude una successiva elaborazione e riflessione anche in senso difforme da quello che ha espresso la linea maggioritaria della commissione stessa.
È scorretto affermare che l’unico segnale di dissenso è stato manifestato solo a dicembre perché già nella commissione del 10/9/2015 si è chiarita una posizione contraria in relazione alla edificazione dei famosi 150 metri quadrati, tra servizi e aula didattica, in supporto al chiosco.
Inoltre riguardo alla convenzione con la Comunità Montana, quello di cui si vorrebbe capire, non è tanto il testo, del quale, nonostante la conclamata inadeguatezza culturale dei rappresentanti del M5S, si riesce a capire il senso, quanto piuttosto se esistono i presupposti per la sua attuale validità, cosa di cui ci si dovrebbe sincerare prima di volere intraprendere una variante così invasiva all’attuale PRG e al contesto naturale del parco.”
M5S Corciano.