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martedì 16 Luglio 2024
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Trasparenza in Commissione Urbanistica, il presidente: “Parlate coi fatti!”

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documentiIn una certa visione della politica è piuttosto facile, ma non per questo meno disdicevole, sollevare polveroni con raffazzonate affermazioni generiche, prive di chiari riscontri reali, pur di andare incontro al titolo roboante, capace di tenere alta un’indignazione fittizia ed improduttiva, che sa copiosamente distruggere, senza mai avere l’ambizione di costruire. Così il M5s corcianese, a proposito della gestione urbanistica, arriva ad affermare che “serve più trasparenza in Commissione”.
Dalla lettura attenta dell’articolo emerge, forse, che la mancata trasparenza sia da ricondurre piuttosto alla non puntuale compilazione dei verbali da parte dei funzionari preposti allo sbobinamento delle registrazioni, regolarmente effettuate in ogni seduta della Commissione, che alla sua attività complessiva.
Se così non fosse, sarebbero considerazioni gravi e offensive per l’intera Commissione, agita da persone manovrabili a piacimento, sia nei suoi membri che in chi la presiede e nei funzionari che, infine, ne istruiscono le pratiche.
L’urbanistica e la gestione del territorio sono tra le tematiche “più delicate” di cui si deve occupare un comune, perché molteplici sono i settori che coinvolgono e perché si deve fronteggiare una legislazione nazionale, come il Decreto Sblocca Italia e, soprattutto, una legislazione regionale, come la Nuova legge urbanistica, molto permissive e aperte, che lasciano, quindi, ampi margini alla discrezionalità e perciò anche a possibili visioni di parte. Le amministrazioni devono essere molto vigili,competenti e determinate.
Su questo tipo di impostazioni legislative ho avuto modo di esprimere più volte forti critiche sia in Consiglio Comunale che in altre occasioni pubbliche, come la Conferenza programmatica regionale di Sel. Proprio per la delicatezza dell’argomento, l’impostazione e l’azione della I^ Commissione è stata improntata alla trasparenza totale, impegnando l’ufficio anche in un’opera di informazione/formazione di “cultura urbanistica” dei commissari, quasi tutti alla loro prima esperienza amministrativa.
Alle rappresentanti del M5s è stato, poi, concesso un trattamento ancora più permissivo e solidale, tanto che in alcuni sopralluoghi sono state “accompagnate da personale esperto di fiducia”. Due anni e mezzo di consiliatura, però, non hanno ancora consentito di districarsi agevolmente tra concessioni e convenzioni e di comprendere appieno il significato delle destinazioni urbanistiche del Piano Regolatore, come di intuisce nel citato articolo.
Pertanto, se l’interpretazione voluta dagli estensori fosse la più malevola e offensiva, inviterei le Consigliere del M5s, se in possesso di fatti concreti, a denunciare alla magistratura eventuali azioni illecite, oppure a promuovere azioni politiche, in Consiglio e fuori, per contrastare una gestione urbanistica giudicata così inadeguata.
Tertiun non datur! Al pensiero deve seguire un’azione in coerenza!
E’ anche utile ricordare che, su iniziativa e proposta argomentata da parte del Presidente della Commissione, e non del M5s, così sensibile alle esigenze di trasparenza in campo urbanistico da limitarsi a vociare ai quattro venti sui media e a silenziarsi nei luoghi propositivi e decisionali, che si è deciso di promuovere un atto di indirizzo che renda trasparente ed oggettiva l’opera della Commissione, in particolare nella valutazione delle richieste di variante secondo la nuova L.R.
1/2015 sulle compensazioni.
Il punto del contendere è ancora il chiosco della Trinità e la trasparenza degli atti che riguardano l’intera vicenda.
Questo argomento è stato trattato in 4 commissioni (19/01/15, 19/02/15, 10/09/15,15/12/15), in un’assemblea pubblica molto partecipata ed in altri 2 o 3 incontri con l’Associazione Colle della Trinità e cittadini residenti.
Inoltre, in Commissione è stato sempre riportato lo stato di avanzamento dei colloqui e contatti avuti, come quello con il commissario liquidatore della Comunità Montana.
Nella registrazione della Commissione del 10/09/15, si può ascoltare la voce del Presidente affermare che l’impostazione dell’Amministrazione non è mai stata messa in discussione e il silenzio seguente dei Consiglieri tutti, compresi quelli del M5s, a conferma che non ci sono mai state prese di posizione contestative chiare ed inequivocabili! E chi tace…
Di quale mancanza di trasparenza si parla, allora?
La posizione in difformità del M5s è emersa “timidamente” soltanto nell’ultima riunione del 15 dicembre scorso che ricalca, peraltro, quella sostenuta da alcuni rappresentanti dell’Associazione Colle della Trinità.
Compete forse al Presidente della Commissione impegnarsi per “rispondere ai cittadini in merito ai termini e alla sussistenza della concessione che la Comunità Montana ha stipulato con il gestore del chiosco”?
La convenzione (perché di questo si tratta!) è un atto pubblico a disposizione per essere letto ed interpretato da chiunque! Il Presidente non ha alcun obbligo di “interpretazione autentica” e poi, quale dovrebbe essere? Sono le solite affermazioni generiche, prive di argomenti circostanziati e persino di qualche presupposto logico!
Sanno solo diffondere tutto intorno quell’odore acre di facile populismo e di forzatura democratica, alimentando gratuitamente, dubbi e sospetti nei confronti di chi il compito di amministrare se lo prende per davvero e non ci gioca a rimpiattino con l’immaginetta incontaminata dei “puri” cui il M5s sa solo dedicare le sue migliori energie in mancanza d’altro!

Mario Taborchi
Presidente Commissione Urbanistica

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