“Dopo il consiglio comunale di lunedì 21 scorso, sta tenendo banco una finta polemica in merito ad un ordine del giorno sul decreto “Salva Banche” La polemica è stata tenuta viva dai consiglieri di opposizione del NCD e di FI nella speranza di ottenere un minimo di visibilità visto che in questi due anni e mezzo di consiliatura non hanno avuto la capacità di incidere in alcuna scelta amministrativa!
La consigliera dell’NCD che aveva presentato l’ordine del giorno, mi accusa di essere stato: “inopportuno, irrispettoso e di cattivo gusto” per non aver partecipato alla discussione ed al voto.
Nel mio intervento iniziale, ho motivato le ragioni della mia scelta ma devo costatare di non aver avuto la capacità di essere compreso. Pensare che con il mio gesto, ho cercato di tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e in particolare quelli di opposizione, rispetto a quelli dell’esecutivo. Ora le cose si possono raccontare in tanti modi anche in sprezzo del ridicolo ma il dispositivo della consigliera di opposizione parla chiaro e recita testualmente: “IMPEGNA il Sindaco e la Giunta ad elaborare un documento ufficiale a difesa dei risparmiatori e delle imprese del nostro territorio ……. da inviare al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato ed alla Presidente della Regione dell’Umbria; ad invitare tutti i Comuni a condividere tale documento, con passaggi formali nei rispettivi Consigli Comunali;……..”.
L’ordine del giorno quindi era privo dell’elemento essenziale: il documento! Per tale motivo, a mio avviso, non aveva le condizioni per essere ammesso alla discussione in consiglio. Ma quale consigliere comunale demanda al Sindaco ed alla Giunta l’elaborazione di un documento ufficiale da inoltrare a figure istituzionali senza conoscerne il testo, sulla fiducia!
Oltretutto una consigliera di opposizione?? Si ha cognizione dei compiti che ciascun attore è chiamato a svolgere?? La forma, in questo caso è sostanza!! Siamo al puro dilettantismo e ciò vale anche per il baldo consigliere di FI, giunto in soccorso
della ex compagna di ventura e sempre pronto a dare lezioni! Personalmente, sono geloso delle mie prerogative di consigliere comunale e non le demando ad alcuno neanche se è espressione della maggioranza che sostengo!
Se la consigliera dell’NCD ne aveva le capacità poteva allegare il documento ufficiale e su quello confrontarci e discutere. L’argomento del decreto Salva Banche si presta a valutazioni differenziate e contrastanti tanto che, la mia posizione e quella di SEL, è distante da quella del PD nazionale. L’NCD che invece governa il Paese insieme a Renzi, cosa ha fatto di concreto per tutelare i piccoli risparmiatori truffati? Pensate si lavarvi la coscienza promuovendo ordini del giorno di pura e semplice solidarietà?”
Mario Taborchi – Consigliere comunale SEL