Il contrabbando di gasolio è un business criminale in forte crescita. E’ il cosiddetto carburante “in nero” introdotto nel circuito commerciale nazionale in completa evasione dell’accisa, ma che genera enormi profitti. 53,5 milioni di euro il valore della frode accertata nei primi cinque mesi del 2015, più del triplo rispetto al dato dell’intero 2014. I dati, forniti dalla Guardia di Finanza e riportati dal Corriere della Sera online, danno il senso di quale business c’è dietro al gasolio adulterato. Serve arginare il fenomeno del mercato nero dei prodotti petroliferi.
Dalla Forini Srl, azienda di Bastia Umbra, arriva la soluzione per evitare la diffusione del carburante sporco ed ha trovato il rimedio affinché, alla “pompa bianca” e al cliente finale, arrivi un prodotto pulito, privo di umidità e che non danneggi distributori e motori.
A Rimini la convention, dal titolo “Il prezzo basso non basta più”, organizzata dalla storica azienda Forini, di Renzo, Alberto e Antonio. Una sorta di simposio fortemente tecnico, coordinato dal giornalista di settore, Carlo Otto Brambilla, cui hanno partecipato, in qualità di relatori: Alberto Forini (Ad Forini Srl), Salvatore Giovoni, district manager Nord Italia e Sardegna della Chimec, Luca Angeli della Parker, Paolo Scorretti della Fabersand e Natalino Mori della Transadriatico. Alla convention anche il direttore commerciale di un’importante compagnia petrolifera italiana.
«Siamo un’azienda che sta vicino al cliente – ha detto Alberto Forini – , e cerchiamo di dare visibilità alla qualità del prodotto dei nostri gestori». Prezzi competitivi, qualità e pulizia del prodotto, fidelizzazione del cliente, contrasto di frodi e importazione carburante di dubbia provenienza, dannoso per il mercato e per i motori».
Sistemi di filtraggio, additivi per rendere la qualità del prodotto ottimale e dei servizi a valore aggiunto che si possano tradurre in carte petrolifere e anche software gestionali per ottimizzare la gestione dell’impianto. Il tutto corredato da un intervento di crossmedia marketing – a vantaggio dei gestori -, in cui si riesce a fa arrivare l’informazione ai clienti finali e quindi a far conoscere il reale valore aggiunto di questi impianti.
I presupposti ideologici della nuova battaglia per la tutela delle pompe bianche e dell’utenza finale messa in campo dalla storica Azienda di Bastia Umbra, sono questi.
«Abbiamo chiuso accordi importanti – ha detto – con partner tecnici come la Chimec, la Parker e la Fabersand cercando di dare visibilità al messaggio del gasolio pulito, pulizia in termini di salute per il motore del cliente finale e dell’impianto per quanto riguarda il gestore».
L’amministratore della Forini ha spiegato come le carte petrolifere possano creare vantaggi per l’utilizzatore: «Stiamo introducendo la nostra carta petrolifera che cerca di catalizzare più clienti possibili con una dilazione di pagamento molto interessante, 60 giorni fine mese, solamente rivolte a chi ha P.iva., ma anche spendibili per i privati, con valori aggiunti, come Pos abilitati a tutte le carte, campagne promozionali specifiche e piani d’azioni di marketing dedicati ai clienti».
Alberto Forini ha parlato, poi, del gestionale “Fuel Gest” per quanto riguarda il controllo della giacenza e dei flussi, che vanno dalla rete di impianti, per arrivare ai singoli erogatori con monitoring e statistiche. La Forini vuole cercare di immedesimarsi nei problemi del gestore, sviluppare mercato insieme, per aumentare il grado di fidelizzazione del cliente e battere la concorrenza sleale.
La Forini ha pensato proprio a tutto, dal materiale commerciale per mettere in evidenza i vantaggi che i punti vendita possono dare al cliente finale. Pubblicità, social media marketing, grazie agli aggregatori sociali e ai moderni mezzi digitali per sapere comunicare in tempo reale. Platea attenta, quella dell’Hotel Ambasciatori di Rimini, costituita da una ottantina di gestori delle cosiddette pompe bianche.
Esistono dispositivi e sistemi per risolvere le problematiche stagionali che riguardano i carburanti. Questo lo si può fare nel migliore dei modi, per garantire la qualità del carburante, sia a livello distribuzione, sia a livello rete. Con la Chimec, società che opera nell’oil and gas in diversi settori, la Forini SrL ha avviato una collaborazione molto ampia proprio per questi motivi. Salvatore Giovoni, district manager Nord Italia e Sardegna è intervenuto alla tavola rotonda evidenziando come si può garantire la qualità del prodotto con metodologie efficaci a garanzia della tutela dei propri clienti e quindi del proprio business. C’è stato spazio anche per il gasolio emulsionato. «La Chimec – ha detto Giovoni – all’interno si occupa anche di additivi, per carburanti, rete, extrarete e distribuzione».
Il prezzo è importante in tutto questo ed è quello che permette la fidelizzazione del cliente. Appunto, il prezzo basso non basta più: «Prima era il motore di tutto – ha aggiunto il district manager della Chimec -, da quando sono cambiate le caratteristiche dei carburanti, introdotto il BioDiesel e ridotta la quota di zolfo all’interno del carburante, le problematiche sono aumentate tanto da determinare una difficoltà da parte del mercato ad accettare carburanti la cui qualità non sia garantita».
Il mondo del carburante oggi è afflitto da grosse partite di combustibile di scarsa qualità, sporco e con grosse presenze di acqua. E’ Luca Angeli della Global Filtration Technology di Bologna, che si occupa di sistemi di filtrazione di carburanti, al fine di migliorarlo.
«Noi andiamo a combattere – ha detto Angeli – utilizzando filtri universalmente riconosciuti come i migliori per la rimozione dello sporco e la separazione dell’acqua, questi filtri sono della Parker Filtration americana».
L’installazione di questi filtri ha portato un beneficio di vendite al gestore e quindi alla fidelizzazione della clientela. «La Parker, che monta i sistemi di filtrazione anche sugli aerei civili e da guerra, navi e altri mezzi – ha concluso il manager -, punta proprio su questo».
Aspetto importante del carburante è il trasporto. Natalino Mori, presidente della Transadriatico, che cura tutto il carico dei depositi fino alle consegne ai clienti, è la terza parte che collabora con Forini. Da utilizzatori del gasolio – ha detto Mori – abbiamo degli indicatori importanti di efficienza del prodotto pulito e non, come l’intervento di manutenzione sui consumi. La resa del prodotto di qualità è maggiore e la ricaduta nella manutenzione degli automezzi, quindi, nei costi è sicuramente importante».
I problemi del carburante sono sempre più frequenti e all’ordine del giorno. Paolo Scorretti della Fabersand, altra azienda che collabora con la Forini di Bastia, ha parlato di batteri e di alghe del gasolio. «Queste ultime trovano il loro habitat naturale all’interno di serbatoi o cisterne di stoccaggio – ha spiegato -. Quando all’interno di essi si viene a creare un clima tropicale, caratterizzato da temperature elevate, ma soprattutto ricco di umidità, questi batteri danno vita a colonie di micro organismi che proliferano generando la famigerata alga del gasolio, che può causare molti danni come intasamento del filtro motore o guasto pompa di iniezione. E’ necessario – ha concluso Scorretti – provvedere all’utilizzo di un buon battericida conservante idoneo al trattamento conservativo del combustibile diesel e preventivare una bonifica delle cisterne e serbatoi prima del trattamento con specifico additivo. Solo in questo modo si può ottenere un ottimo risultato che coniuga costo-beneficio».
L’imperativo dell’azienda è quello, in sostanza, di far fidelizzare i vecchi clienti e di permettere al gestore di acquisirne di nuovi. La mission prefissata, dalla Forini, è quella, quindi, di far arrivare il messaggio che il prezzo basso non è il solo vantaggio che ci si deve aspettare da un impianto di distribuzione stradale. Ma anche, e soprattutto, i servizi che, ruotano attorno al carburante stesso. Un segnale che va “urlato” in casa del cliente e la Forini si è strutturata per farlo con le più avanzate tecniche di marketing.
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