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martedì 24 Dicembre 2024
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Emergenza rifugiati e migranti, Corciano ospita 28 persone

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Rifugiati e migrantiSono ventotto i migranti assegnati al Comune di Corciano: lo rende noto l’assessore Giuseppe Felici, spiegando come si registra sì qualche lamentela, ma in generale la comunità sta dando un buon esempio di civiltà. “Nel territorio di Corciano, sono presenti due gruppi di migranti, a Ellera 22 persone provenienti da Ghana, Nigeria, Pakistan e Bangladesh e al Girasole 6 persone provenienti dal Gambia, tutti in attesa del riconoscimento della condizione di rifugiato”, spiega in una nota Felici, secondo cui “Abbiamo avuto qualche lamentela isolata, ma nel complesso sembra che la popolazione corcianese stia dando un buon esempio di civiltà”.

Sul coordinamento pratico dell’accoglienza interviene Barbara Pilati, fra le responsabili del progetto ARCIsolidarietà – Ora d’Aria: “Il sistema prefettizio – spiega – ospita richiedenti asilo arrivati in Italia in seguito ai salvataggi occorsi nel mar Mediterraneo, quindi essenzialmente persone provenienti dalla Libia. La maggior parte dei presenti in provincia di Perugia sono originari di stati dell’Africa occidentale, dal Pakistan o dal Bangladesh”. I 28 ospiti nel Comune di Corciano, spiega ancora Pilati, “hanno un regolare permesso di soggiorno per richiesta asilo e aspettano la convocazione in Commissione territoriale, dove verrà valutata la loro richiesta di asilo politico. In caso di risposta positiva (quindi se ricevono una protezione internazionale o umanitaria dalla commissione e ottengono un permesso di soggiorno di lunga durata, valido sul territorio europeo) devono lasciare il progetto, mentre se ricevono una risposta negativa hanno 30 giorni per fare ricorso e possono rimanere nel programma fino al pronunciamento del tribunale, con un permesso di soggiorno come ricorrenti”. “Nel quotidiano – aggiunge ancora Pilati – i ragazzi frequentano un corso di lingua italiana la mattina, mentre nel pomeriggio si dedicano a varie attività, dalla corsa al calcio, al teatro, sperando di trovare un lavoro. Da bando prefettizio, gli enti gestori ricevono per ogni richiedente accolto 33.50 euro al giorno, che vengono spesi per gli stipendi degli operatori, gli affitti e le utenze degli appartamenti, il vitto ecc. Al richiedente vanno 2.50 euro al giorno per le spese personali, il cosiddetto pocket money, erogato una volta al mese per un totale di circa 75 euro”.

Secondo l’assessore Felici, la percezione dello straniero nell’immaginario collettivo va di pari passo alla corretta comprensione della differenza tra migrante, profugo e rifugiato. “Migranti sono tutti ed in certa misura lo siamo tutti – spiega – però c’è differenza tra chi è costretto da miseria, condizioni politiche avverse o intolleranza a spostarsi di continente per cercare condizioni di vita accettabili e chi si sposta per questioni di lavoro da una parte all’altra dell’Italia o, sempre più spesso, dell’Europa. Profugo è chi scappa in cerca di protezione e condizioni di vita migliore, molto spesso da guerre che, direttamente o indirettamente, abbiamo provocato noi occidentali. Rifugiato – ribadisce – è chi ha la ventura di trovare la civiltà di chi sa accogliere chi è meno fortunato con un sistema di protezione sociale invece che con la barbarie di muri, soldati e campi di concentramento, come sempre più spesso vediamo accadere e che quindi vede riconosciuta la sua condizione di bisogno. Sono questi ultimi, appunto, che stiamo ospitando”.

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