Cani e gatti di oggi sono molto più longevi. La durata della vita di entrambi è infatti addirittura raddoppiata in 25 anni, tanto che oggi un gatto vive in media 15 anni, contro i 12 di un cane, il doppio rispetto a un secolo fa.
STRAVOLTI I PARAMETRI DI LONGEVITA’ – Negli anni 80 un cane a 7 anni veniva già considerato vecchio. Il fenomeno incuriosisce il mondo della ricerca. Secondo vari studi condotti negli ultimi anni, non è più una rarità, oggi, trovare cani che campano fino a quindici anni e gatti che toccano la soglia, un tempo inarrivabile, dei venti. Per esempio i veterinari Usa parlano di vera e propria rivoluzione che ha completamente stravolto i tradizionali parametri di longevità canina e felina. Il biogerontologo João Pedro de Magalhaes, dell’università britannica di Liverpool, in una intervista rilasciata alla rivista scientifica ” Sciencemag” ha dichiarato che “Gli stessi fattori che permettono all’uomo di vivere più a lungo possono essere applicati agli animali domestici”.
NUOVE FRONTIERE – Come per l’uomo è anche vero che cani e gatti di casa sono esposti ai rischi di obesità, inquinanti e cancerogeni, ma l’interesse per le leggi che regolano il loro organismo sta diventando sempre maggiore: potrebbe nascondersi nell’organismo e nel Dna degli animali il segreto per riuscire a rallentare l’invecchiamento anche nell’uomo, o forse addirittura per bloccarlo. I ricercatori, per esempio, sono convinti che per diverse specie animali potrebbe non esserci un limite teorico alla durata della vita: “forse tra un millennio potremo avere cani che vivono fino a 300 anni”, hanno dichiarato. In futuro, quindi, il gatto texano Creme Puff, che vanta 38 anni, potrebbe non essere più un’eccezione, così come Bluey, un cane australiano di 29 anni.
DOG AGING PROJECT – Ci sono anche gruppi di ricerca al lavoro per riuscire ad allungare la vita di Fido, come quello del genetista Daniel Promislow, dell’università di Washington a Seattle, a capo del progetto sull’invecchiamento dei cani, il “Dog Aging Project”. Il progetto integra ricerche su comportamento, riproduzione, ecologia ed evoluzione: secondo Promislow “riuscire a capire come migliorare qualità e durata della vita, sarà positivo sia per i nostri animali domestici sia per noi stessi”. Per calcolare l’età di un cane in rapporto alla nostra, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” un tempo si usava moltiplicare un anno canino per sette. Ma la formula si è rivelata inadeguata anche perché le specie di taglia media e piccola e gli incroci tendono a vivere più a lungo dei cani di taglia gigante o dall’ineccepibile pedigree. Eppure secondo gli addetti ai lavori la longevità degli animali domestici dipende soprattutto da noi.
Giovanni D’Agata