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giovedì 21 Novembre 2024
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Violenza sulle donne, è emergenza anche in Umbria: a Castelvieto cena di solidarietà per il centro antiviolenza di Perugia

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Violenza donneLa violenza sulle donne è sempre più diffusa, anche in Umbria. Nel 2015 sono state circa 500 le richieste di aiuto ai centri di antiviolenza presenti a Perugia e a Terni, con il 25 per cento di chiamate in più e un aumento delle denunce del 30 per cento rispetto al 2014.  In Italia, stando al Rapporto Eures 2014 sul femminicidio, c’è in media una donna uccisa ogni 48 ore, in due casi su tre per aver voluto interrompere la relazione con quel marito o quel partner che poco tempo dopo si è trasformato in assassino. A Corciano, con il patrocinio del Comune e del Centro pari Opportunità,  mercoledì 25 novembre alle 20 nella sede della polisportiva Asd a Castelvieto si terrà la ‘Cena delle farfalle’. Lo scopo è solidaristico (una raccolta fondi per il centro antiviolenza di Perugia) e l’organizzazione, nel sottolineare il cospicuo numero di adesioni pervenuto, ringrazia il generoso contributo dello Spi-Cgil e dei numerosi artigiani e commercianti, evidenziando come sia fondamentale usare qualunque formula per aiutare e sostenere chi è vittima di comportamenti e atti inaccettabili e odiosi.

In Umbria cresce la Rete dei servizi “dedicati” all’accoglienza delle donne maltrattate, alla prevenzione e contrasto alla violenza, ma Giuliana Renelli, della segreteria della CGIL Umbria, sottolinea come “Nella scorsa legislatura, attraverso un ampissimo coinvolgimento di vari soggetti istituzionali e non e con un forte impegno finanziario a sostegno di due progetti per la formazione delle operatrici, si è realizzato il potenziamento e la messa a rete di 10 punti di ascolto e del servizio telefono donna H24, oltre all’apertura di nuove strutture abitative destinate ai percorsi di uscita dalla violenza e, finalmente, di due centri antiviolenza, a Perugia e Terni. Ma nonostante questo grande sforzo complessivo, non si è riusciti a portare all’approvazione la legge regionale: ‘Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini’, atto di fondamentale importanza per strutturare la rete, darle legittimazione e adeguati finanziamenti”.

Renelli ha ricordato inoltre come “Oggi, non solo siamo senza un intervento legislativo sistematico, ma addirittura la prima commissione consiliare decurta pesantemente gli stanziamenti impegnati per le politiche di genere, mettendo a rischio i servizi e con loro anche i tanti posti di lavoro delle operatrici che in questi anni, da precarie ma con professionalità, hanno dato risposta alle tante emergenze delle donne in difficoltà nella nostra regione”. Almeno in questo caso, l’assestamento di bilancio 2015 della Regione Umbria approvato martedì pomeriggio a maggioranza dal consiglio regionale con 13 voti favorevoli e otto contrari ha visto un emendamento della giunta che, in materia di parità di genere, ha ripristinato lo stanziamento iniziale di 250 mila euro.

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