No all’allarmismo ingiustificato, ma massima vigilanza a tutela dei consumatori. La Federazione Dettaglianti dell’Alimentazione FIDA Confcommercio della provincia di Perugia interviene così sullo scandalo dell’olio d’oliva commercializzato come extravergine.
FARE CHIAREZZA – “Da sempre – sottolinea il presidente provinciale FIDA Samuele Tognaccioli – i dettaglianti alimentari sono alla ricerca della qualità, perché a loro il consumatore si rivolge e chiede garanzie in questo senso. Sono i dettaglianti che “ci mettono la faccia” e dunque siamo i primi a chiedere che si faccia chiarezza al più presto sulla vicenda, che danneggia noi al pari degli utenti finali, con i quali siamo impegnati in una comune battaglia per la trasparenza. Nel contempo però – aggiunge Togniaccioli – le azioni di tutela messe in atto sono tali da non giustificare alcun allarmismo. I gruppi della distribuzione organizzata associati a FIDA, sono già impegnati per ricevere dalle società coinvolte nello scandalo i lotti di produzione dell’olio “incriminato”, al fine di provvedere tempestivamente al richiamo dei prodotti.
CASI CIRCOSCRITTI – Le frodi ipotizzate riguardano casi circoscritti, ancora tutti da verificare, a fronte della stragrande maggioranza dei produttori che lavorano in modo corretto. Per i dettaglianti dell’alimentazione – conclude Tognaccioli – i consumatori sono al primo posto e proprio per questo siamo al loro fianco nella ricerca della verità nel più breve tempo possibile. Il progetto GooD-Umbria, che abbiamo recentemente presentato – il cui obiettivo è creare una rete di imprese del settore alimentare, macelleria e ristorazione che rispondano a precisi requisiti di qualità – è una delle risposte concrete che la nostra categoria intende dare per far percepire concretamente quanto la salute e il benessere del consumatore siano per noi un valore primario e quanto esse siano rafforzate dalla consulenza quotidiana che solo il proprio dettagliante di fiducia è in grado di dare”.