Non ci sono, per quanto abbiamo potuto apprendere, notizie di corcianesi a Parigi, la capitale francese sconvolta venerdì notte da una serie di attacchi terroristici. Il sindaco di Corciano Cristian Betti – in contatto come gli altri colleghi italiani con le autorità preposte – ci ha detto di non essere a conoscenza di situazioni che riguardano concittadini a Parigi.
In queste ore il Ministero degli Affari Esteri ha diramato sul sito web Viaggiare Sicuri le indicazioni rivolte ai connazionali che si trovano in Francia.
La Farnesina invita “I connazionali ad attenersi alle indicazione delle autorità locali e ad evitare ogni spostamento e, in caso di emergenza, contattare il consolato generale”.
Intanto si intensificano sul territorio nazionale i controlli mentre in questi momenti al Viminale è in corso il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal premier Matteo Renzi che ha dichiarato: “Noi non sottovalutiamo niente. Provo un grande dolore – ha detto ancora in una dichiarazione – Colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera”.
Il bilancio dell’ondata di attentati che ha messo a ferro e fuoco Parigi è in continua evoluzione. Si parla di almeno 120 morti e oltre 200 feriti, 80 dei quali in condizioni gravissime.
Gli attentatori hanno colpito almeno sei luoghi diversi, dallo stadio di calcio Stade de France fino a una pizzeria.
La sala concerto, un locale molto noto situato nella parte orientale della città, era affollato di circa 1.500 persone per un concerto del gruppo statunitense Eagles of Death Metal (secondo la stampa americana, i componenti sono tutti illesi).
Un gruppo di 4 uomini vestiti di scuro e armati di kalashnikov ha fatto irruzione nel locale sparando con calma fredda e sanguinaria alle centinaia di persone presenti. Un testimone ha riferito che uno dei 4 terroristi urlava: “È colpa di Francois Hollande. È colpa del vostro presidente, non avrebbe dovuto intervenire in Siria”, un chiaro riferimento ai raid aerei contro i jihadisti iniziati a fine settembre.
I quattro assalitori sono stati tutti uccisi quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nel locale dove decine di persone erano trattenute in ostaggio: tre hanno attivato il giubbotto carico di esplosivo, un quarto è stato freddato.
Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato d’emergenza, chiuso le frontiere e annullato il suo viaggio in
Turchia per il G20. Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che
corrisponde al livello “attentati multipli”.
Oggi la città di Parigi e l’intera regione saranno bloccate: scuole, università e musei resteranno chiusi. Intanto, la
prefettura lancia attraverso i social network un appello ai testimoni degli attacchi, chiedendo aiuto nelle indagini. Alcuni
attentatori, riferiscono diversi media Oltralpe, sarebbero ancora in fuga.
Con il bilancio delle vittime ancora provvisorio, la serie di attentati che hanno insanguinato Parigi è la peggiore dopo il massacro della stazione Atocha di Madrid, rivendicato da al Qaida, dell’11 marzo 2014, in cui morirono 191 persone e 1.800 rimasero ferite per l’esplosione di più ordigni su diversi treni.
Nel frattempo l’Isis ha pubblicato un video, senza data, in cui minaccia la Francia: “Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti”, afferma un militante dell’organizzazione. Lo riferisce al Arabiya. Si tratta della seconda rivendicazione indiretta degli attacchi di Parigi.