Nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale si è tenuta sabato 7 novembre a Corciano la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai caduti di Corciano nei due conflitti mondiali.
Per l’occasione il monumento – composto da un cannone tedesco residuato della seconda guerra mondiale – è stato riconsegnato alla cittadinanza dopo un attento restauro finanziato dall’associazione Corciano Castello di Vino.
L’evento si è svolto alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine, del presidente del consiglio comunale Federico Fornari e di Bruno Nucci, presidente dell’associazione Corciano Castello di Vino che ogni anno organizza una apprezzata rassegna enologica per le vie del borgo.
L’IMPEGNO PER LE OPERE DEL TERRITORIO – “Affinché il passato ci insegni a non sbagliare in futuro, è nostro dovere dare lustro alla memoria di coloro che hanno sacrificato la loro vita”. Questa è l’iscrizione che ricorda il contributo dell’associazione, posta a fianco del monumento e della lapide che onora i caduti corcianesi.
“Abbiamo investito una parte degli introiti della V edizione – spiega Bruno Nucci – per ristrutturare e restaurare il monumento ai caduti di Corciano delle due guerre mondiali. L’Associazione persegue costantemente la sua mission che è quella di ristrutturare le opere architettoniche ed artistiche di Corciano e questo grazie a tutti i corcianesi che con il loro impegno ci permettono di raggiungere questi risultati. Ringrazio tutti i consiglieri per aver condiviso questa scelta e ringrazio in particolare il vice presidente dell’associazione Filippo Castellani, il Dott. Alberto Trombetta ed il restauratore Andrea Gobbi per aver seguito ed eseguito i lavori in maniera eccezionale”.
LA STORIA DEL MONUMENTO – Il monumento racchiude fra un cumulo di rocce un cannone tedesco Pak40 che fu fabbricato dai tedeschi alla fine degli anni trenta dall’esigenza di contrastare i nuovi carri sovietici.
Il PaK 40 è, presumibilmente, lo stesso tipo di cannone in dotazione alle truppe tedesche appostate presso la località Crocifisso (nei pressi di Corciano) che annientarono, la mattina del 20 giugno 1944, il plotone di carri Sherman del 2° Battaglione dei “Lothians and Border Horse” comandato dal Tenente Fulton che rimase ucciso per le ferite riportate.
Nel 1949 l’Amministrazione Comunale di Corciano commissionò al concittadino Bruno Nucci, futuro fondatore della società SUSA Trasporti Spa, il trasporto di un cannone tedesco residuo della seconda Guerra Mondiale per commemorare i caduti di Corciano con un monumento.
Il trasporto fu effettuato nell’aprile del 1949, periodo certificato dalla presenza della fattura originale conservata tuttora presso la sede della società SUSA Trasporti Spa ed emessa in data 8 aprile 1949. Il cannone fu prelevato a Roma in un campo di residui bellici della seconda Guerra Mondiale e trainato fino a Corciano con un autocarro Alfa Romeo 4301 esemplare utilizzato dal Regio Esercito nella seconda guerra mondiale. Alcuni di questi autocarri vennero addirittura convertiti come mezzi antiaerei.