L’Italia è la nazione più vecchia d’Europa, l’Umbria una delle regioni più vecchie d’Italia. I risvolti di questa situazione sono molti e pesanti, sotto il profilo economico e socio-sanitario.
CUPLA – A metterli in evidenza è il CUPLA, il Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo Umbria (a cui aderiscono i sindacati dei pensionati di Confartigianato, CNA, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcommercio e Confesercenti), che a livello nazionale rappresenta 5 milioni di pensionati del lavoro autonomo e conta 2,5 milioni di iscritti.
GLI ANZIANI PAGANO LA CRISI – “Gli anziani hanno pagato più di tutti gli effetti della crisi e la ripresa sarà lenta se la parte meno agiata, e più numerosa, dei cittadini resta senza capacità di spesa”, sottolinea Giancarlo Acciaio, coordinatore regionale del CUPLA e presidente provinciale di 50&Piu’ Confcommercio.
POCA DISPONIBILITA’ ECONOMICA – “I provvedimenti degli ultimi anni – continua Acciao – hanno comportato troppi e duri sacrifici a pensionati e pensionandi. I loro trattamenti pensionistici hanno perso progressivamente valore rispetto al reale costo della vita (anche a causa dei blocchi della rivalutazione automatica) e i loro redditi hanno scontato il peso di un fisco più aggressivo a livello locale. Ma anche l’aumento dei costi per la sanità – a cui gli anziani sono costretti a ricorrere più ampiamente – la diminuita disponibilità di prestazioni sociali da parte delle amministrazioni locali e l’aumento del costo dei servizi pubblici, ne hanno eroso le disponibilità economiche, spingendoli sempre più ai margini della società”.
INCONTRO CON L’ASSESSORE – Questioni “pesanti”, che il CUPLA Umbria vuole mettere all’attenzione della Regione: da qui la richiesta di un incontro ufficiale rivolta all’assessore al Welfare Luca Barberini, a cui intende ribadire il proprio ruolo di interlocutore qualificato a rappresentare in particolare le istanze dei pensionati del lavoro autonomo, una percentuale molto importante di tutti i pensionati umbri e in molti casi con pensioni di livello basso.
LE RICHIESTE – Nel corso dell’incontro il CUPLA consegnerà un documento con le principali richieste di intervento, tra cui il potenziamento dell’assistenza domiciliare e per la non autosufficienza, scongiurare la chiusura di servizi essenziali come farmacie e uffici postali nelle aree più decentrate della regione, favorire lo sviluppo di poli medici multifunzionali, abbattere le liste di attesa per prestazioni specialistiche.