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martedì 16 Luglio 2024
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Più auto usate, un altro effetto della crisi

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automobiliTra i tanti effetti della crisi che ha attanagliato il nostro Paese (sono ormai 7 anni) ce n’è uno che, a dirla tutta, non è poi così negativo, ma che da comunque il polso della situazione economica attuale degli italiani. Tra i beni più acquistati in Italia ci sono sempre stati ai primi posti la casa e l’automobile. Durante questi anni però, per via delle difficoltà economiche a cui siamo andati incontro, le modalità d’acquisto sono molto cambiate. Per quanto riguarda le case, per esempio, si è registrato un abbassamento importante dei prezzi, in rapporto alla capacità d’acquisto ma soprattutto in rapporto alla fretta di vendere da parte dei proprietari di seconde case pressati dalla pesante tassazione, e solo negli ultimi tempi un ritorno positivo del trend dei finanziamenti specifici con un cambiamento dei criteri di calcolo rata mutuo.

Per quanto riguarda l’auto, invece, il trend è quello di acquistare automobili usate. Le vendite continuano senza problemi per quanto riguarda i suv e le auto di grossa cilindrata, e anche questo dice molte cose. Il 2015 è stato quindi segnato da un deciso incremento dei passaggi di proprietà, si parla, in numeri, di un più 13,6% in più rispetto allo scorso anno se si guardano le percentuali di marzo. Ma se questo è un trend nazionale, non cambia la musica per quanto riguarda quello della regione.

Ma al mercato delle automobili è ovviamente legata un’altra voce di spesa per le famiglie italiane, quella dell’rc auto. Secondo le ultime stime la spesa media per l’assicurazione auto in Umbria è calata facendo risparmiare ai cittadini circa 50 euro all’anno. Infatti nello scorso anno si pagavano in Umbria circa 550 euro contro i 600 della media nazionale. Considerando però il forte disagio di molte famiglie si parla ancora di cifre molto alte, sebbene le compagnie online, come direct line, siano decisamente competitive e offrano prezzi molto vantaggiosi (maggiori dettagli su http://www.migliorcontocorrente.org/direct-line.htm). Restano comunque ancora troppo alti i costi dell’rc auto soprattutto per le donne e per chi ha avuto un sinistro nel corso dell’anno.

Come si evince dai dati, le abitudini degli italiani sono cambiate per quanto riguarda questi due beni che, negli anni, sono stati anche un po’ il termometro della condizione sociale di un’Italia travolta dal boom industriale e che oggi, anche se a fatica, cerca di tenersi a galla.

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