Ennesimo round del lungo match che si tiene sul verde ring del Colle della Trinità.
Sei associazioni sono determinate a mandare ko il chiosco che, in territorio comunale di Corciano, si trova in uno dei punti più panoramici dell’Umbria.
Le associazioni Colle della Trinità, Italia Nostra, Cittadinanzattiva, Legambiente, WWF e Salviamo il Paesaggio hanno presentato in una conferenza stampa tenuta martedì scorso la loro posizione comune.
POSIZIONE IRREMOVIBILE – “Riconosciamo la necessità di un piccolo punto di ristoro – spiega Doretta Canosci dell’Associazione Colle della Trinità – però non accettiamo che questa struttura sia impattante sull’ambiente e sul territorio. Chiediamo chela struttura esistente venga completamente demolita anche perchè priva di tutti i titoli autorizzativi. Finora con il comune non c’è stato il dialogo sperato anzi l’amministrazione ora ribadisce la volontà di costruire 150 metri quadri su una platea di cemento. Noi siamo contrari e del resto siamo supportati da Tar e Consiglio di Stato i quali hanno detto che quell’area è inedificabile”.
Le associazioni hanno espresso le loro posizioni in una lettera inviata a comune di Corciano, Prefettura, Soprintendenza, Regione e Provincia.
UN PO’ DI STORIA – La vicenda parte da lontano, da quando nel 1995 l’attuale gestore Giorgio Bacelli ebbe in concessione l’area dall’allora Comunità Montana per 40 anni. Si arriva quindi agli anni 2000 quando il gestore presentò un progetto di ampliamento, approvato dal comune. Da lì una lunga battaglia legale inaugurata dall’Associazione Colle della Trinità di Paolo Binarelli finita nel 2013 con il rigetto del piano da parte del Tar e del Consiglio di Stato.
Nelle scorse settimane l’assessore corcianese Luca Terradura ha ribadito la volontà del Comune di mantenere un punto di ristoro presentando in una assemblea pubblica una nuova struttura di dimensioni analoghe all’attuale ma si è anche detto disponibile a valutare altre opzioni.
L’ALTERNATIVA – “Le alternative ci sono – spiega Canosci – c’è una piccola casina vicinissima ai giochi dei bambini ed al parcheggio, che potrebbe essere utilizzata come bar”.
La struttura in questione è di proprietà della società Fontana Immobiliare che, come si legge in una informativa dell’Associazione Colle della Trinità: “Qualora le condizioni economiche e contrattuali proposte dalle parti eventualmente interessate fossero ritenute adeguate e convenienti – è disponibile ad instaurare colloqui al fine di valutare la possibilità di concedere in affitto e/o cedere le strutture/terreni di sua proprietà che insistono in prossimità del Parco di Colle della Trinità”.
LA RISPOSTA DEL TITOLARE – Da parte sua il gestore risponde all’attacco sottolineando il valore aggiunto del bar ristoro, la funzione sociale che svolge e la presenza nel parco di strutture ben più impattanti come le cisterne dell’acqua e i tralicci dell’alta frequenza.
“Sono venti anni che gestiamo il bar ristoro – spiega Giorgio Bacelli – la struttura è tenuta in ordine e ben frequentata da cittadini e, soprattutto d’estate, dai turisti. La nostra attività è il 40%; il restante 60% è funzione sociale con cui noi assicuriamo un presidio nel parco contro la criminalità e il degrado. Non vedo il motivo per cui si debba togliere ai cittadini l’opportunità di avere qui un servizio e un punto di riferimento. Inoltre – assicura Bacelli – Il chiosco è stato recentemente controllato da Asl e Guardia di Finanza che non hanno riscontrato alcunché di anomalo”.
Lorenzo G. Lotito