Uno “sportello” che rimarrà sempre aperto e dunque senza particolari scadenze per ricevere e dare corso alle richieste di contributo previsti dalla Legge 102 per i nuclei familiari in condizione di morosità incolpevole. È la principale novità che la giunta regionale, su proposta dell’assessore Giuseppe Chianella, ha approvato per consentire ai Comuni una migliore gestione del Fondo istituito presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinato a quei nuclei familiari affittuari di immobili di proprietà privata che si trovano in una condizione di impossibilità a provvedere al pagamento del canone, a causa della perdita o di una consistente riduzione della capacità reddituale.
UN BANDO MENO RIGIDO – “Nel 2014 abbiamo riscontrato – ha affermato l’assessore Chianella – che i Comuni destinatari del Fondo non hanno potuto utilizzare per intero i finanziamenti disponibili e ciò probabilmente a causa di alcune rigidità che il bando stesso presentava, soprattutto per ciò che riguarda le scadenze. Questo ha prodotto economie per oltre 570 mila euro. Quest’anno dunque si cambierà sistema. I Comuni, dopo la ripartizione delle risorse, che verrà effettuata preventivamente in relazione alla popolazione residente, emaneranno un bando che rimarrà in vigore sino ad esaurimento dell’importo loro assegnato. Le istanze saranno raccolte ed istruite ogni trenta giorni, sulla base dell’ordine di presentazione al protocollo e l’erogazione delle risorse dalla Regione ai Comuni sarà disposta a cadenze temporali ben precise (ogni 60 giorni), sulla base del fabbisogno rilevato sino alla data di riferimento”.
QUALI SONO I CRITERI – Restano invariati – riferisce un comunicato della Regione – i criteri che definiscono la condizione di disagio economico del nucleo familiare che deve essere causata esclusivamente da licenziamento (escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie); accordi sindacali o aziendali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; collocazione in stato di mobilità; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali ed infine decesso o trasferimento per separazione legale del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito.
I COMUNI UMBRI INTERESSATI – Invariato anche l’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa che potranno beneficiare del Fondo che per l’Umbria sono Amelia, Città di Castello, Corciano, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi, ed Umbertide ai quali è stata affidata la competenza ad emanare i bandi e portare a compimento tutte le procedure di erogazione a favore dei beneficiari. Per l’anno 2015 il Decreto Interministeriale Infrastrutture-Economia ha assegnato alla Regione la somma di 559.482,29 euro, che unita alle economie del 2014 (575.694,39 euro) determina una disponibilità complessiva di 1.135.176,68 euro. La delibera della giunta regionale infine conferma che per accedere al contributo, le famiglie interessate che rientrano nei casi di “morosità incolpevole”, dovranno essere in possesso di un contratto di locazione regolarmente registrato, di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida ed ovviamente i requisiti soggettivi per l’accesso.