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giovedì 21 Novembre 2024
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Cyberbullismo, Age lancia in Italia l’app per ragazzi, genitori e insegnanti

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cyberbullismoL’Age lancia la versione italiana della App europea “Deletecyberlullying” per studenti, docenti e genitori per prevenire e contrastare il cyberbullismo nelle scuole e nella società.
Realizzata dalla Coface, la Confederazione delle organizzazioni familiari nell’Unione europea a cui l’Associazione italiana genitori (Age) aderisce, con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, l’applicazione per tablet e smartphone Android è gratuita e può essere scaricata direttamente su Google Play e nei prossimi giorni anche sul sito dell’Age www.age.it. Presto l’applicazione sarà disponibile anche per iOS.

Un quiz interattivo verifica la conoscenza che ragazzi, genitori e insegnanti hanno del cyberbullismo e di internet, rispondendo in questo modo alle loro domande sul fenomeno, con la possibilità di condividere il proprio punteggio su Facebook. L’applicazione, inoltre, consente agli adolescenti un quiz di auto-diagnosi che reindirizza le vittime di cyberbullismo alla helpline di assistenza, dove possono contattare direttamente esperti per una consulenza specifica. Infine, un pulsante visualizza in tempo reale le informazioni necessarie per accedere per accedere all’assistenza diretta.
La app “Deletecyberbullying” include anche un video in inglese di sensibilizzazione sul cyberbullismo, consultabile anche su YouTube in 12 diverse lingue. Un sondaggio che aiuta i docenti a comprendere meglio le loro aspettative e la loro esperienza con episodi atti di cyberbullismo, mentre un manuale dell’insegnante fornisce loro materiale didattico per lezioni sul fenomeno. Una sezione dedicata alle informazioni sul progetto e sull’applicazione.

“Secondo un sondaggio condotto da BeatBullying per la campagna #Deletecyberbullying su oltre 2.000 ragazzi e adulti in tutta Europa – spiega Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age – 1 bambino europeo su 5 è vittima di bullismo. Di questi più della metà, il 55%, cade in depressione, oltre un terzo (35%) dichiara di aver danneggiato se stesso, il 35%, o di aver pensato al suicidio, il 38%. E, come genitori, ci preoccupa anche il dato sul 34% degli adulti che ritiene il bullismo ‘una parte normale della crescita’ e sul 16%, un adulto su 6, che dichiara che la maggior parte delle persone del loro Paese lo considera ‘formazione del carattere’.

Il quadro non è più rassicurante se si analizza la specifica situazione italiana. Per questo motivo l’Age ha deciso di lanciare in Italia la app Cyberbullying, impegnandosi in prima persona nella sua traduzione italiana grazie alla responsabile dell’Ufficio Europa dell’associazione Sabina Greco, delega dell’Age alla Coface. L’applicazione, inoltre, è parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l’Age sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del Ministero dell’istruzione”.

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