Identificato il presunto autore dell’aggressione avvenuta sabato scorso al distributore di benzina di Ellera: l’uomo – di cui non sono state date le generalità – è stato rintracciato dopo alcuni giorni di indagine. Interrogato dai poliziotti, ha fornito una sua versione dei fatti , non coincidente con quella della controparte: sarà il giudice a decidere.
I FATTI – Lo scorso sabato pomeriggio le volanti della questura di Perugia erano intervenute ad Ellera presso un distributore per una violenta lite tra i conducenti di due veicoli. La vicenda aveva molto allarmato i presenti perché avevano notato chiaramente un conducente picchiarne un altro noncurante della presenza sulla sua auto di una minore che, terrorizzata, si era messa ad urlare e piangere. Sul posto, gli agenti avevano trovato e sentito solo la vittima che, ammettendo di avere urtato una vettura mentre faceva manovra per rifornirsi al distributore, attribuiva alla controparte la colpa del sinistro, aggiungendo che non sapeva dare spiegazione del comportamento violento di quel conducente che aveva aperto violentemente la propria portiera, lo aveva afferrato per il collo e, noncurante della presenza della moglie e della nipotina terrorizzate, colpito più volte.
LE INDAGINI – Ad aiutare le indagini sono stati gli altri automobilisti presenti, che hanno fornito ai poliziotti indicazioni utili – modello e targa della vettura, la descrizione dell’aggressore e alcune foto scattate con i cellulari – per rintracciare l’uomo, allontanatosi velocemente dopo il colpo di testa. La sua identificazione non è stata difficile, mentre più disagevole il suo rintraccio in quanto l’uomo, cercato a casa più volte, era sempre assente. Questo fino a venerdì, quando, portato in Questura, l’uomo ha voluto fornire la propria descrizione dei fatti , non coincidente con quella della controparte, riferendo di essere stato aggredito lui per primo e di aver reagito per difesa; sarà adesso il giudice a stabilire chi dei due ha detto la verità o una versione di comodo.