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giovedì 21 Novembre 2024
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Inaugurata la mostra “Viaggio nel tempo”, cento fotografie ponte fra passato e presente

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viaggio nel tempoFotografie recuperate da cassetti impolverati, da vecchi album e da scatole dimenticate. Di questi scatti si compone la mostra “Viaggio nel Tempo – Corciano nel XX Secolo raccontato dagli scatti dei cittadini” allestita a San Mariano, nel Centro Culturale ‘La Commenda’, attiguo alla Biblioteca ‘Gianni Rodari”.

PARTECIPAZIONE CITTADINA – Tanti corcianesi hanno raccolto l’invito dell’assessorato comunale alla cultura ed hanno recuperato decine di scatti del passato che, dopo essere stati scelti e catalogati, saranno esposti fino al 27 giugno.
“Ringrazio quanti hanno contributo – spiega l’assessore Lorenzo Pierotti – cittadini, uffici comunali, amministratori. È un percorso alimentato dal territorio ed attuato ‘in casa’, dall’importante risvolto sociale, perché i proventi del Catalogo Fotografico a corredo, che mi auguro non manchi in nessuna delle librerie dei corcianesi, in vendita a 20 euro, andranno a rimpinguare al 50% rispettivamente il Fondo di Solidarietà ed il Bookcrossing, voluto per stimolare alla lettura ed allo scambio”.
“Le immagini – aggiunge l’assessore – raccontano i cambiamenti del territorio e del contesto sociale, oltre alle trasformazioni ambientali avvenute nell’arco di un secolo. Corciano muta radicalmente, passando dal silenzio della campagna e dell’attività contadina al rumore dei motori. Ne emerge un affresco di diversità, di vita quotidiana, un ambiente in evoluzione, ritratto anche in ciò che normalmente non viene fotografato dai professionisti ma solo dalle famiglie”.

sindaci corcianoSINDACI FRA PASSATO E PRESENTE – La cerimonia di inaugurazione si è svolta sabato scorso nella sede della mostra alla presenza dell’attuale primo cittadino Cristian Betti e degli ex sindaci di Corciano Nadia Ginetti, Palmiero Bruscia, Alessandro Truffarelli e Luciano Barbarella i quali hanno contribuito alla prefazione del catalogo fotografico.
Sulla possibilità di captare, attraverso le immagini e le note dei suoi predecessori, i passaggi grazie ai quali Corciano è considerato un riferimento in Umbria e non solo, è intervenuto il Sindaco Betti, che ha ribadito l’opportunità con il binomio mostra-catalogo di “ricostruire, conservare e tramandare la memoria collettiva, stimolando uno spirito fortemente identitario”.

LUCIANO BARBARELLA – Particolarmente sentiti e seguiti gli interventi dei Sindaci del passato, volti ad illuminare passaggi salienti dell’evoluzione di Corciano. Così Luciano Barbarella, che seguì l’insediamento delle prime fabbriche, facendosi carico, tra l’altro, del piano di trasformazione della scuola e, a livello infrastrutturale, delle trattative con il Governo Nazionale affinché la E/45, nel tratto che attraversava il Comune, fosse costruita su piloni, così da non dividerlo irrimediabilmente. “Guai a sbeffeggiare la politica – la sua conclusione – se Corciano oggi è così è perché si è fatta ‘buona’ politica e mi auguro che siano questi i messaggi da continuare a perseguire”.

TRUFFARELLI E BRUSCIA – Della capacità di superare le prime avvisaglie della crisi degli Anni Ottanta nel settore della moda e contenerne gli effetti con impegno ed intelligenza ha parlato Alessandro Truffarelli, mentre Palmiro Bruscia si è fatto prendere dall’impatto emozionale dell’immagine che apre il percorso dei 40 scatti ospitati nella Mostra e degli oltre 100 contenuti nel libro. “In quei contadini con il rastrello di legno – ha evidenziato – ho rivisto le origini della mia e di tante famiglie del posto, ed ho riflettuto quanto la nostra modernità si porti dietro una bella fetta di Medioevo”.

NADIA GINETTI – A legare lo spirito del passato ed il cambio di secolo ci ha pensato la senatrice Nadia Ginetti, eletta nel 2004 e riconfermata nel 2009. “All’avvio del XXI Secolo, quello sviluppo insito nel Comune che avevo ereditato, cambia natura. Si comincia a guardare di più alla qualità, ma sempre con l’occhio ad un sistema valoriale che non si è mai perso. Se in precedenza la crescita demografica delle frazioni era andata di pari passo con gli insediamenti produttivi, ora si guarda ai luoghi simbolo, penso ai nostri 8 Castelli recuperati e tornati ad esprimere l’identità, al pari delle tante Associazioni per le quali si è voluta una ‘casa’. Abbiamo cercato la continuità nella trasformazione – ha aggiunto anticipando il taglio del nastro – per amplificare il concetto di patrimonio di tutti. Ed a Corciano tutti si sentono un po’ amministratori, un sentimento che auspico possa contaminare altre parti del Paese”.

IL RACCONTO DI CORCIANO – Dagli scatti emerge un ecosistema vissuto, dove uomo, ambiente e realtà artigiane, commerciali ed industriali coesistono e interagiscono fra loro con grande equilibrio. La mostra ritrae un territorio vivo ed in parte scomparso: bambini che giocano e vanno a scuola, operai al lavoro, strutture – come quella della Biblioteca – degradate e riportate al loro splendore, banche e fabbriche che crescono, donne che si entusiasmano e coppie che si sposano. Si tratta della testimonianza di uno spazio vitale, rappresentato da un territorio divenuto negli anni la porta del capoluogo umbro.
“Le immagini – aggiunge Lorenzo Pierotti – raccontano i cambiamenti del territorio e del contesto sociale, oltre alle trasformazioni ambientali avvenute nell’arco di un secolo. Corciano muta radicalmente, passando dal silenzio della campagna e dell’attività contadina al rumore dei motori. Ne emerge un affresco di diversità, di vita quotidiana, un ambiente in evoluzione, ritratto anche in ciò che normalmente non viene fotografato dai professionisti ma solo dalle famiglie”.

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