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martedì 16 Luglio 2024
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Filariosi cardiopolmonare nel cane: una malattia potenzialmente letale

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dogOggi la nostra rubrica settimanale sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario, tratterà della filariosi cardiopolmonare nel cane. Vi ricordiamo che ogni settimana ci attenderà un tema diverso che potrà essere suggerito anche da voi lettori.

COSA E’ LA FILARIOSI – Si tratta di un verme parassita ( Dirofilaria immitis) che vive nel cuore e nelle arterie polmonari degli animali infetti. Questi vermi viaggiano attraverso il circolo polmonare, creando lesioni sia delle arterie che degli organi vitali, per poi completare il loro viaggio nei vasi polmonari e nelle camere cardiache circa 6 mesi dopo l’inizio dell’infezione. Diverse centinaia di vermi possono parassitare un singolo cane per cinque-sette anni.
La filariosi cardiopolmonare è una malattia molto seria che può essere fatale.

COME SI INFETTA IL CANE – La filariosi viene trasmessa da animale ad animale attraverso un “vettore” che è la zanzara della famiglia Culicidae (Culex, Anopheles e Aedes). Il suo ciclo di vita è un po’ complesso: un animale deve portare almeno due vermi parassiti ( un maschio e una femmina) in maniera tale che la femmina si possa riprodurre. Le femmine riproducendosi portano alla nascita delle “microfilarie”, le quali vengono immesse nel circolo ma sono incapaci di causare in maniera diretta la filariosi cardiopolmonare se prima non passano attraverso il “vettore” zanzara. Le microfilarie devono essere ingerite dalla zanzara attraverso la puntura, e trasformate in larve infette nell’arco di due settimane all’interno del vettore. Quando la zanzara punge un animale, le larve infettanti entrano nel tessuto animale e cominciano la migrazione nel circolo sanguigno. Le larve entrano nel circolo dell’animale come minuscole e invisibili larve, ma possono raggiungere lunghezze pari a 30 cm da adulte.

QUALI SONO I SINTOMI – I sintomi di una infestazione da filariosi cardiopolmonare includono respiro affannoso, tosse, vomito, perdita di peso e stanchezza anche dopo leggero esercizio. Tuttavia, alcuni cani non mostrano alcun sintomo se non in fase avanzata dell’infezione.

COME SI PUO’ DIAGNOSTICARE – La diagnosi viene fatta attraverso degli esami collaterali come lastre o ecografie, e attraverso degli esami del sangue. Tutti i cani andrebbero controllati di routine con un test apposito per la filariosi cardiopolmonare, che andrebbe eseguito in primavera, periodo di inizio della presenza delle zanzare, prima di iniziare la terapia preventiva.

I CANI PIU’ SOGGETTI – La filariosi può colpire tutti i cani ( oltre ai gatti e i furetti e alcuni animali selvatici), ma dato che le zanzare sono il veicolo di questa malattia, sono maggiormente a rischio i cani che vivono in zone calde e umide, dove le zanzare si riproducono più velocemente.

LA PREVENZIONE – La buona notizia è che la filariosi cardiopolmonare si può facilmente prevenire attraverso l’assunzione di pasticche masticabili o con una iniezione effettuata dal vostro medico veterinario. Le pasticche vanno somministrate mensilmente per un periodo che copre la stagione a rischio mentre l’iniezione è singola e copre tutta la stagione. Per i cani fino ai 6 mesi di età non è necessario il test di controllo, ma per tutti gli altri cani è fondamentale fare un test di screening prima di iniziare la prevenzione.

LE CURE – In seguito alla diagnosi, al cane devono essere effettuati degli esami approfonditi per poter valutare il trattamento migliore e i possibili rischi. Il trattamento più comune consta di una serie di iniezioni intramuscolari di un farmaco che porta a morte i parassiti adulti. Questa cura risulta molto efficace ma solitamente necessita il ricovero del paziente. Tuttavia, tutti i protocolli di trattamento richiedono diverse settimane di riposo assoluto del soggetto e non sono prive di rischi.

La filariosi cardiopolmonare é una malattia molto grave anche per la mancanza dei sintomi specifici che non permette una diagnosi se non in uno stadio tardivo. Per questo motivo, e anche per cercare di limitare il diffondersi della malattia, si consiglia proprio in questo periodo dell’anno, di chiedere al vostro medico veterinario di eseguire il test ed iniziare il protocollo di prevenzione.

Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario

LE VOSTRE DOMANDE – La dottoressa Marzia risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente in email. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che questa rubrica non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

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