Oltre 200 eventi in cinque giorni, con 600 speaker da 34 Paesi, tutto a ingresso libero: prende il via domani a Perugia #ijf15, il Festival internazionale del giornalismo, con lo slogan “Everybody learning from everybody else. Tutti possono imparare da tutti”. Tra gli ospiti della prima giornata, Riccardo Iacona in un incontro che ruoterà intorno al suo libro “Utilizzatori finali”, e Riccardo Staglianò (La Repubblica) protagonista dell’appuntamento su “Proto, il grande bluff”. Tra i “panel discussion”, “Come sta cambiando in Cina l’ambiente di produzione delle news?” (alle 15 nel Centro servizi Alessi) e “Dialogo e comunicazione interreligiosa, segnaletica per giornalisti smarriti”, alle 11 nella sala dei Notari. Alle ore 17.30, al Brufani, si parla degli “unicorni in redazione”, con i direttori digitali del Guardian e del Wall Street Journal. In programma anche un focus speciale sull’Africa (ore 15, Hotel Brufani) e, fra gli altri numerosi appuntamenti, la sala Priori dell’Hotel Brufani, alle ore 16 ospiterà la presentazione di MeMo: un nuovo magazine digitale tra fotografia e informazione. Alle 21, nella sala dei Notari, in anteprima “I bambini sanno” il nuovo film di Walter Veltroni. Edward Snowden, sarà il “colpo grosso” – come lo ha definito Arianna Ciccone, fondatrice insieme a Chris Potter del Festival – di questa nona edizione della manifestazione, che ospiterà anche numerose star del giornalismo internazionale, come Jeff Jarfis della J-School City University of New York, Aron Pilhofer, direttore esecutivo del Guardian, e Andrew Mitchell, direttore news di Facebook. Ecco allora il blogger Ali Abduleman, costretto a lasciare il Bahrein, o Khalid Albaih, vignettista sudanese in esilio in Qatar. E poi l’omaggio a Charlie Hebdo con il documentario “Cabu, politicamente scorretto”. Le difficoltà dell’editoria, le nuove frontiere della comunicazione politica italiana, la situazione dei media in Russia e in Ucraina, la censura in Turchia, la copertura mediatica dell’emergenza Ebola e la libertà di stampa in Messico; il giornalismo investigativo transnazionale da Luxleaks a Swissleaks, sicurezza e sorveglianza a due anni dal Datagate, la libertà di espressione, fino alla propaganda online costruita dall’Isis sono solo alcuni dei temi al centro del Festival, che proseguirà fino al 19 aprile. (ANSA).
Festival del Giornalismo fino al 19 aprile: “Tutti possono imparare da tutti”
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