Non ci sono dubbi: la politica tradizionale, intesa come trasferimento di mandato a politici di professione, ha fallito il suo obbiettivo. E’ cambiato il nostro stile di vita, diminuita la nostra sicurezza, ridotta la nostra prospettiva per il futuro. Siamo quindi noi, semplici cittadini, che dobbiamo riappropriarci della gestione del bene pubblico. Questo è lo scopo per cui è nato il M5S. Il problema è come diventare incisivi all’interno delle istutizioni. Le nostre mozioni, sebbene spesso condivise sul piano ideologico, vengono soppiantate da quelle presentate in tutta fretta dalla maggioranza con il risultato che spesso non portano a nessun cambiamento.
Mi riferisco alla mozione sui “rifiuti zero”, che non ha sortito nessun miglioramento nella gestione dei rifiuti i cui costi sono rimasti elevati con conseguente disaffezione dei cittadini che non hanno visto premiato il loro impegno dal punto di vista economico, e che spesso lamentano un servizio impreciso e poco sollecito con strade sporche per i rifiuti fuoriusciti, per le buste raccolte in ritardo.
Mi riferisco alla mozione sul gioco d’azzardo, anche questa soppiantata da quella dell’amministrazione con la presunzione di essere, rispetto alla nostra, più aderente alla realtà corcianese. Avrebbe dovuto portare all’avvio di un programma sul territorio comunale (cronoprogramma), di cui, ad oggi, non si ha alcuna notizia benchè la mozione risalga a marzo 2014.
Mi riferisco alla mozione sulla qualità dell’aria che riprendeva i punti del “piano regionale sulla qualità dell’aria” in cui Corciano viene compreso tra i comuni ad elevato rischio di inquinamento da polveri sottili. Il sindaco prometteva, pur essendo stata bocciata, che avrebbe richiesto all’ARPA il monitoraggio costante e continuo delle zone a più alta densita di inquinamento, Ellera Gherlinda Quasar, ma ad oggi la sua promessa è rimasta inevasa, incurante della salute della popolazione che ha il diritto di avre dati precisi sulla qualità dell’aria che respira.
Mi riferisco alla mozione che tendeva a regolamentare l’tilizzo dei diserbanti chimici sul territorio del comune. L’amministrazione non ha voluto mettere nero su bianco in modo dettagliato e il “regolamento di polizia urbana e del verde pubblico” ne parla esclusivamente nella parte 2° Titolo 8 art. 57 con un generico richiamo alle leggi nazionali e regionali che vietano di diserbare chimicamente gli “argini dei fossi, torrenti, fiumi, canali o aree incolte”.
I tagli inferti dal patto di stabilità si ripercuoteranno sui cittadini in termini di servizi ridotti e tasse aumentate come vedremo nel prossimo bilancio. Si aprono nuove ed importanti sfide nella gestione del territorio che dovrà trovare risorse nuove e nuove previsioni di sviluppo.
Il sito “Trivago” in questi giorni ha premiato l’Umbria come regione più accogliente. Ha vinto l’Umbria degli agriturismi, dei ristoranti che offrono pietanze tradizionali e ben curate , quella degli allevatori e degli agricoltori che mantengono alta la qualità dei prodotti. Ma il nostro sindaco, a fronte di un altro mostro di cemento incombente sul nostro territorio, il Decathlon, non si è presentato nemmeno alla conferenza dei servizi tenutasi a Perugia il 30/1/2015. I cittadini reclamano la tutela dell’ambiente e del paesaggio quale nuova strategia politica in contrapposizione alle scelte scellerate del passato che hanno deturpato, sbancato e ricoperto di cemento un territorio che poteva trovare nelle proprie caratteristiche naturali l’elemento vincente per le sfide del futuro.
Simonetta Checcobelli, Paola Bianchi
Consigliere Comunali Corciano M5S