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martedì 5 Novembre 2024
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L’Ateneo di Perugia riconsegna il Registro contabile alla Città di Corciano

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RegistroL’Università degli Studi di Perugia ha restituito il Registro contabile della Comunità di Corciano  città dove il documento fu conservato sino alla fine del XIX secolo nell’Archivio comunale prima di passare all’Ateneo perugino.

LA MIGLIOR SEDE – “Questa iniziativa testimonia la vicinanza dell’Università degli Studi di Perugia al territorio – ha detto il Magnifico Rettore Franco Moriconi nel corso della cerimonia nella Sala del Dottorato di Palazzo Murena-. La sede migliore per conservare il Registro è certamente Corciano e per questo abbiamo voluto riconsegnarlo ai cittadini di questo centro. E’uno dei tanti atti di attenzione e di vicinanza alle varie realtà regionali che l’Ateneo compie, in diversi ambiti. Questo Registro nasce come strumento per amministrare la città e ora torna a casa e diventa fonte documentale per la comunità corcianese. In una realtà, quella di Corciano, importante in quanto conserva in maniera ideale tutte le sue opere e il suo patrimonio”.

 UNA NUOVA CASA – “Il Codice torna finalmente a casa, definitivamente, e questo grazie al lavoro congiunto di Comune, Università e Soprintendenza, segno tangibile di come le Istituzioni possono essere simbolo di collaborazione in vista di un fine alto – ha sottolineato Cristian Betti, sindaco di Corciano -. Torna e avrà una casa degna della sua importanza, il Torrione di Porta Santa Maria, che fra pochi giorni verrà inaugurato ed entrerà di diritto nel sistema museale corcianese come Centro espositivo permanente sulla cultura Medievale e Rinascimentale, baluardo di conoscenza e studio su un’epoca che ha contribuito a plasmare in maniera fortissima l’età moderna”.

UN PROGETTO IMPORTANTE –  “Una giornata, quella odierna, che porta a conclusione un’iniziativa avviata da qualche anno e  che l’amministrazione attuale  ha seguito con molta attenzioneha evidenziato la senatrice Nadia Ginetti, già Sindaco di Corciano, che nel 2012 ha avviato i contatti con l’Università per la riconsegna del Registro -. E’un progetto  importante per la valorizzazione del patrimonio culturale del Medioevo e del Rinascimento a Corciano, ma è un polo interessante per l’intera Umbria: è un esempio di come, in maniera integrata, il ‘paesaggio culturale’ ha ancora molto da dare e da dire alle comunità locali”.

 252 ANNI DI STORIA – “Corciano recupera il Registro del Comune che racchiude più cose, ma in particolare le delibere del consiglio che amministrava la comunità, nel periodo che va da 1442 al 1700, ben 252 anni – ha aggiunto Mario Squadroni, Soprintendente Archivistico per l’Umbria -. Non si sa come il Codice sia giunto all’Ateneo di Perugia, probabilmente fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, e dove è rimasto per molto tempo.  La proprietà di Corciano è certa e il Rettore Moriconi ha voluto aderire alla richiesta del Comune e anche dall’a Soprintendenza Archivistica di restituire il manoscritto lì dove è stato realmente prodotto. E’importante, soprattutto per gli studiosi che del Codice sia stata fatta copia digitare per consentirne così la consultazione”.

COS’E’ IL REGISTRO CONTABILE DI CORCIANO – Il Registro contabile della Comunità di Corciano, noto anche come Atti della Comunità di Corciano 1448-1700 ,  è una fonte preziosa per la ricostruzione della storia e dell’arte di Corciano.  Vi sono contenuti consigli e riformanze, contratti, appalti e deliberazioni adottate dagli organi corcianesi in merito a imposizione e riscossione di imposte; sollecitazione di morosi; appalti di misure e macello; gestione, appalti e vendita di beni comunitari; costruzione e riparazione di edifici di interesse pubblico; elemosine per la realizzazione di opere di interesse artistico.
Fu conservato sino alla fine del XIX secolo nell’Archivio comunale di Corciano e, più tardi, presso l’Università degli Studi di Perugia. Tra le delibere contenute nel Registro si segnalano quelle per l’esecuzione del Gonfalone di Bonfigli (1472) e la Pala di San Francesco (post 1487), per l’erezione del nuovo altare dei santi patroni in Sant’Agostino (1610), e, soprattutto, per la costruzione del torrione di Porta Santa Maria (1482).

COME SI E’ ARRIVATI ALLA RICONSEGNA – I contatti con l’Università degli Studi di Perugia furono avviati dal Sindaco Ginetti nel novembre del 2012, quando in una lettera inviata al Rettore, in cui si chiedeva di riavere a Corciano, in maniera definitiva, il codice in previsione dell’apertura del Centro Espositivo Permanente sulla cultura medievale e rinascimentale presso il Torrione di Porta Santa Maria a Corciano.
Il Soprintendente Archivistico dottor Mario Squadroni ha dato subito il nulla osta al rientro del manoscritto.
I contatti sono stati ripresi qualche mese fa con il nuovo Rettore Franco Moriconi, sempre grazie alla mediazione del Curatore Massimo Reali.
Ottenuto il nulla osta del Rettore al rientro definitivo del manoscritto a Corciano, lo stesso sarà dapprima esposto al Torrione e poi sarà custodito nell’Archivio Storico della Biblioteca Gianni Rodari.

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