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martedì 24 Dicembre 2024
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Trasferito da Magione a Corciano e demansionato, maresciallo vince il ricorso al Tar

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Maresciallo Crecco e Alunni ProiettiTrasferito della stazione carabinieri di Magione a quella del Comune di Corciano per alcuni dissapori: questa la storia di Vincenzo Crecco, maresciallo capo dell’Arma e fino al primo settembre scorso al comando della stazione di Magione, che nell’agosto 2014 è stato trasferito nella stazione dei carabinieri di Corciano, non come comandante ma come sottoposto. Questo in virtù di una valutazione parzialmente negativa – “non sempre adeguato” – alla voce relazioni, giudizio pare dovuto a dissapori con l’allora sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti (i due insieme nella foto tratta dal blog normaeregola.blogspot.it): ma il carabiniere ha fatto il ricorso al Tar e ha vinto, con i giudici che hanno dato ragione al sottufficiale, bollando il provvedimento che lo ha colpito come “illogico, incoerente, travisato e insufficiente nella motivazione”, visto che il giudizio negativo è arrivato dopo una distensione dei rapporti tra i due.

LA STORIA – Il ‘declassamento’ del maresciallo Crecco deriverebbe dalla valutazione con la quale ogni fine anno viene valutata l’attività dei militari dai loro superiori. Dal 2010 al 2012 la condotta di Crecco è “superiore alla media”, dal 2008 al 2009 “eccellente”; il maresciallo riceve diversi encomi anche per l’attività del 2013, anche se alla voce relazioni il giudizio è “non sempre adeguato”.

LA SENTENZA – Nel testo della sentenza, stralci della quale sono stati riportati dal Corriere dell’Umbria, pare che all’origine della ‘bocciatura’ ci siano rapporti non idilliaci tra l’allora sindaco di Magione e il maresciallo. “Negli ultimi mesi le relazioni con le autorità locali, specie con il sindaco di Magione, sono sicuramente migliorate, lasciando intendere un netto miglioramento dei rapporti rispetto all’anno precedente (2012) laddove il ricorrente aveva invece ottenuto alla voce ‘relazioni’ la valutazione di ‘affidabile’ in luogo di quella di ‘non sempre adeguato’, come detto riportata nella scheda valutativa 2013”, scrivono i giudici del Tar, che hanno accolto il ricorso e annullato i provvedimenti impugnati. Ora – in attesa di capire se il maresciallo tornerà a Magione o rimarrà a Corciano – il Ministero della Difesa dovrà decidere se ricorrere al Consiglio di Stato.

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