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domenica 22 Dicembre 2024
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Obesità infantile, il progetto Eurobis ha l’appoggio di Grifo Latte

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Da sx Carlo Baccarelli, Carlo Catanossi,  Pierpaolo De Feo“Il latte continua a essere un prodotto sano che fa bene”. Con queste parole Carlo Catanossi, presidente del Gruppo grifo agroalimentare, ha aperto la conferenza stampa, martedì 20 gennaio, che ha suggellato l’ingresso della cooperativa nel progetto Eurobis (Epode Umbria region obesity intervention study) per la lotta all’obesità infantile. Lo ha detto alla presenza di Carlo Baccarelli, responsabile marketing del gruppo, e Pierpaolo De Feo, coordinatore del progetto nonché direttore del Centro universitario di ricerca interdipartimentale attività motoria dell’Università degli Studi di Perugia. Sul tavolo alcune del milione di buste di latte, parzialmente scremato, Delicato e ‘100% Umbria’, già in distribuzione, che porteranno il messaggio del programma con il claim ‘Alimentati di movimento’, i loghi del progetto e l’invito a tutte la mamme e papà, da parte dei bambini, a sport, allegria e mangiare sano.
Le buste per il progetto Eurobis“Ancora una volta utilizziamo lo strumento della busta, nostro veicolo principale – ha detto Catanossi –. Da oltre 15 anni lo facciamo avendo accumulato tante belle esperienze di natura sociale ed economica, ma anche di beneficenza. Ripartiamo, nel 2015, con un’iniziativa di tipo salutistico, oltre che economico e sociale”. Il gruppo contribuirà, inoltre, alla comunicazione degli obiettivi di Eurobis con una campagna di affissione, roll-up, una t-shirt dedicata e sui social network. “Il progetto cammina già con le sue gambe – ha aggiunto Catanossi –. Ci siamo immessi in corsa perché abbiamo pensato che fosse molto utile e credo anche interessante che un’azienda produttrice, come noi, di materie per l’alimentazione rivolte anche ai bambini, fosse dentro uno spazio più ampio”.
Cinquantacinque mila la stima dei ragazzi, fra i 4 e 12 anni, che saranno coinvolti in Eurobis in Umbria. Un largo bacino che sarà raggiunto grazie soprattutto alla metodologia, di matrice francese, alla base del progetto, cioè Epode (Ensemble prévenons l’obésité des enfants). “Si tratta di un approccio basato sulla comunità, l’unico al momento a livello internazione, che è stato dimostrato essere efficace per contrastare il problema di sovrappeso e obesità infantile – ha spiegato De Feo –. Il progetto, iniziato a febbraio dello scorso anno, di durata di 4 anni coinvolgerà tutti gli attori che possono incidere in maniera favorevole alla lotta all’obesità dei nostri ragazzi. Fra questi, anche privati e industria, come il Gruppo Grifo Agroalimentare che, in maniera del tutto gratuita, ci dà un importante contributo. L’aveva già fatto in occasioni precedenti e speriamo lo rifarà per eventi futuri”.
La maglietta per EurobisIl progetto internazionale interessa, in Italia, solo l’Umbria, regione dove oggi il sovrappeso infantile è a quota 36 per cento cioè colpisce un bambino su tre. Nel Consiglio direttivo di Eurobis, esponenti del settore sanitario, come l’ospedale Santa Maria della Misericordia, politico e amministrativo, fra cui Regione Umbria, Università degli Studi di Perugia e diversi Comuni della regione, e dello sport, con Coni Umbria e Uisp Umbria fra gli altri. “Ognuno darà il proprio contributo – ha concluso De Feo –. Le istituzioni politiche metteranno in campo leggi a favore del contrasto all’obesità infantile e per favorire stili di vita sani, inserendole nel prossimo piano di prevenzione della Sanità regionale. Un grosso intervento, inoltre, sarà quello nelle scuole con un laureato in Scienze motorie, nutrizionisti e psicologi che accompagneranno i ragazzi e i genitori ad abbracciare queste buone abitudini. E poi tante attività sportive con la promozione di passeggiate per bambini e famiglie, visite in parchi e fattorie didattiche, in collaborazione con i Comuni dell’Umbria, Coni e Uisp. Cerchiamo di costruire, a 360 gradi, un clima favorevole a questo miglioramento”.

Maria Cristina Costanza – Avinews

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