Oggi la nostra rubrica settimanale sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario, ci parlerà dell’obesità del gatto. Vi ricordiamo che ogni settimana ci attenderà un tema diverso che potrà essere suggerito anche da voi lettori
OBESITA’ E DANNI– Se avete bisogno di un muletto per prendere in braccio il vostro gatto, allora sì, è in sovrappeso! Ma l’obesità nel gatto non è qualcosa su cui scherzare.
Dare da mangiare al vostro gatto cibo da tavola potrà essere per voi un modo per mostrargli amore ma questo lo potrebbe portare ad avere seri danni come il diabete, l’artrite, e problemi epatici.
Studi internazionali hanno mostrato come sia aumentato il numero di gatti in sovrappeso e obesi nel mondo, con una percentuale che si aggira tra il 25 ed il 40 per cento.
Di solito i gatti iniziano ad aumentare di peso intorno ai sei-otto anni.
LE CAUSE – La causa primaria dell’obesità è l’eccesso di alimentazione: se poi le calorie assunte non vengono consumate, il gatto aumento di peso. Il rallentamento del metabolismo a cui vanno incontro dopo una certa età e la vita sedentaria, contribuiscono inoltre all’accumulo di massa grassa. Anche l’intervento di sterilizzazione, nel maschio e nella femmina, può contribuire all’aumento di peso.
I gatti obesi o in sovrappeso hanno un rischio elevato di andare incontro ad una serie di gravi patologie come il diabete, l’artrite, malattie cardio-vascolari, problemi dermatologici e la lipidosi epatica. Il diabete, le malattie cardio-vascolari e la lipidosi epatica, se non diagnosticati precocemente, possono causare all’animale gravi disturbi fino alla morte.
COME CAPIRE SE AVETE UN GATTO GRASSO – Non vi è un peso standard per i gatti poiché ciascun gatto è diverso dall’altro come dimensioni e costituzione. Ma potreste farvi un’idea approssimativi accarezzandolo: riuscite a sentire le singole costole? Guardando il vostro gatto dall’alto riuscite a vedere il punto vita? Il vostro veterinario potrà controllare la condizione del vostro animale attraverso due sistemi di valutazione del peso corporeo, basati su un punteggio. Nel primo sistema il punteggio va da 1 a 9 e nel secondo da 1 a 5. In entrambi i sistemi, il punteggio più basso, equivale ad un soggetto molto magro mentre quello più elevato, ad un soggetto obeso. La differenza tra i due sistemi è semplicemente che il primo, avendo un intervallo più ampio, risulta più dettagliato. In entrambe le valutazioni, la quantità di grasso che ricopre le costole è uno dei segni fondamentali.
COME ALIMENTARE UN GATTO IN SOVRAPPESO – Se avete il dubbio che il vostro gatto abbia un peso eccessivo, consultate il vostro veterinario e discutete insieme un programma di dimagramento che possa essere adatto per il vostro amico, tenendo conto di quelle che sono le sue esigenze.
Esistono in commercio diversi alimenti che soddisfano il fabbisogno del gatto mantenendo un apporto calorico basso. Per i gatti ai quali non si riesce a far mangiare il cibo commerciale, si può studiare un regime dietetico controllato con una dieta casalinga.
E’ importante ricordare che non si deve ridurre al minimo la quantità di cibo introdotto nell’arco della giornata, perché in questo modo il gatto soffrirà la fame, e si potrebbero innescare una serie di processi metabolici che possono essere altrettanto dannosi per la sua salute. Il regime dietetico sia commerciale che casalingo si basa su un aumentato apporto di fibra e un diminuito apporto di carboidrati e grassi mantenendo una quantità controllata di zuccheri tali da favorire un senso di sazietà.
Nei soggetti in sovrappeso, inoltre, il cibo non va lasciato sempre a disposizione, ma dovrà essere somministrato due/tre volte al giorno, e lasciato per soli 15 minuti.
INFINE, ESERCIZIO FISICO! – Non è sicuramente facile indurre il proprio gatto all’esercizio fisico essendo abituato a sonnecchiare tutto il giorno sul divano ma, nella gestione di una dieta che mira a far perdere peso, l’aumento dei consumi di calorie con l’attività fisica è molto importante. Anche il gatto più pigro ama giocare, quindi farlo correre dietro una pallina o stimolarlo usando le crocchette come prede, potrebbe essere un buon modo per farlo muovere.
Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario
LE VOSTRE DOMANDE – La dottoressa Marzia risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente in email. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che questa rubrica non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci