Oggi è Santa Barbara, venerata come santa e martire dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il suo culto è molto popolare perché è considerata la protettrice contro le morti improvvise e violente e i fulmini. Santa Barbara è celebre inoltre per essere la patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che per l’occasione ogni anno in tutti i comandi provinciali organizzano i festeggiamenti fornendo anche un bilancio dell’attività nell’ultimo anno.
IL BILANCIO ANNUALE DEI VIGILI DEL FUOCO – Sono stati 10.771 gli interventi complessivi svolti quest’anno dai vigili del fuoco nella provincia di Perugia, di cui 1.361 per incendi: lo ha reso noto il comandante provinciale, Marco Frezza, durante le celebrazioni che si sono svolte nella sede del comando provinciale di Madonna Alta. Le restanti attività sono state svolte per verifiche di stabilità-crolli, valanghe o lesioni ad edifici, soccorso a persone, salvataggi, recupero salme, soccorso per animali, soccorsi per la presenza di api, vespe e calabroni, per incidenti stradali, ostacoli al traffico, ripristino viabilità, allagamenti e danni d’acqua in genere, per fughe di gas, apertura porta, sblocco ascensori ed altre richieste generiche segnalate al 115, con una media di circa 30 interventi al giorno.
INCENDI E MOLTO ALTRO – Il comandante ha sottolineato che gli incendi solo 20 anni fa costituivano il 50% degli interventi di soccorso dei vigili del fuoco in Italia ed ormai rappresentano in questa provincia – come a livello nazionale – circa il 15% del totale degli interventi di soccorso e questa è la conferma del fatto che le attività nel settore della prevenzione incendi forniscono risultati “più che apprezzabili”. Nel settore della formazione una particolare rilevanza ha assunto il lavoro svolto per la preparazione del personale da impiegare come “addetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro” da parte delle ditte ai sensi del decreto 81\2008. Sono stati organizzati e gestiti 46 corsi per addetto antincendio (per un totale di oltre 400 ore di lezioni svolte) e 51 sessioni di esami con il rilascio dell’attestato a 500 persone. Molto intensa anche l’opera di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo e negli stadi, con oltre 450 servizi.
LA STORIA DI SANTA BARBARA – Torniamo ora alla Santa venerata il 4 dicembre. Nacque nel 273 d.C. in Asia Minore per poi trasferirsi a Scandriglia, in provincia di Rieti. La leggenda vuole che suo padre Dioscoro, di religione pagana, l’avesse rinchiusa in una torre per proteggerla dai suoi pretendenti. Seguendo l’esempio della madre, che era segretamente divenuta cristiana, Barbara si convertì a tale religione: il padre che l’aveva scoperta, decise di denunciarla al magistrato romano che la condannò alla decapitazione per mano dello stesso genitore. Prima Barbara venne però torturata ferocemente: venne flagellata con le verghe, che però, secondo la leggenda, si tramutarono in piume di pavone, poi venne torturata col fuoco, le furono tagliati i seni e fu infine decapitata. Era il 4 dicembre dell’anno 306. Secondo la leggenda, subito dopo aver decapitato la figlia Doscoro venne colpito da un fulmine e morì.
CHI PROTEGGE – Viene festeggiata dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa proprio il 4 dicembre. Viene invocata contro la morte improvvisa per fuoco: gli esplosivi ed i luoghi dove vengono conservati sono infatti spesso chiamati “santabarbara”. È patrona dei minatori, degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, degli armaioli e più in generale, di chiunque rischi di morire di morte violenta e improvvisa. Molto invocata dai militari, è anche la protettrice della Marina Militare Italiana, dei Vigili del fuoco, delle armi di Artiglieria e Genio. È anche la protettrice dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli stradini, dei cantonieri, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze.